Tempesta di vento e alberi abbattuti
«Un secolo per tornare come prima»

L’Alta Valle Brembana il territorio più colpito: ci vorrà un secolo prima di poter ripristinare l’habitat naturale rovinato dalla tempesta di vento.

Per capire nel dettaglio qual è la situazione del patrimonio boschivo nella Bergamasca bisognerà aspettare ancora qualche giorno, ma qualche certezza già c’è: bisognerà aspettare un secolo per riavere il patrimonio forestale così come lo abbiamo conosciuto finora. Vento tra i 150 e i 200 chilometri orari e acqua, oltre a dare origine a frane e smottamenti, anche sul territorio orobico hanno colpito duramente i boschi: sono stati moltissimi gli «schianti», le cadute di piante avvenute non per questioni naturali.

«Stiamo raccogliendo in questi giorni i dati precisi relativi ai danni sul territorio regionale lombardo – spiega Enrico Calvo, dirigente del Dipartimento dei Servizi al Territorio Rurale e alle Foreste di Ersaf, l’ente regionale che si occupa di agricoltura e foreste – e nei prossimi giorni avremo un quadro dettagliato. Per ora sappiamo che tra i territori più colpiti ci sono la Val Camonica (500 ettari di bosco), la Valtellina (anche qui qualche centinaio di ettari), ma anche in modo più localizzato la Valle Brembana e alcune zone del Comasco e del Varesotto. Bisognerà capire anche la stima delle percentuali di danno sulle differenti superfici: in alcuni casi i boschi sono rasi al suolo, in altri le percentuali di danni sono inferiori».

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