Torre de’ Busi vuol tornare bergamasca
«Abbiamo ancora il prefisso 035»

«Non ci hanno mai cambiato nemmeno il prefisso telefonico: abbiamo ancora lo 035». Eleonora Ninkovic è il sindaco di Torre de’ Busi dal 2009, ma sostenitrice della «bergamaschità» istituzionale del suo paese da molto prima.

«Il mio primo voto, avevo compiuto diciott’anni da poco, l’ho espresso al referendum in cui i cittadini di Torre de’ Busi dovevano dire la loro sull’aderire o meno alla futura Provincia di Lecco». Correva l’anno 1991, e nel piccolo Comune della Valle San Martino il 75% dei votanti - Ninkovic compresa - si espresse per rimanere con Bergamo.

Le cose, poi, sarebbero però andate diversamente: nell’ottica di mantenere unita la Valle San Martino, alla fine tutti e sei i Comuni bergamaschi che ne facevano parte (c’erano anche Erve - che dal sondaggio risultò pro-Lecco - Calolziocorte, Monte Marenzo, Carenno e Vercurago) con le elezioni del 1995 entrarono ufficialmente nella neonata Provincia di Lecco. Di cui fanno parte tuttora.

Adesso però, si respira un’aria di novità che ha indotto Ninkovic a tornare alla carica: «La Regione sta studiando un progetto di riforma per il possibile dopo-Province - ricorda il primo cittadino -. In quest’ambito, si parla di un’area vasta legata al lago, o di aggregazioni tra Lecco, Como, parte di Monza. Noi, a questo punto, siamo propensi a tornare con Bergamo, che è una realtà già strutturata».

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