Traffico, Bergamo 16esima in Italia
11,7 ore all’anno passate in coda

Mezza giornata in auto, intrappolati nel traffico. Con il piede sulla frizione e la mano pronta sul clacson. I cittadini bergamaschi trascorrono chiusi nell’abitacolo 11,7 ore all’anno.

È il dato «principe» del rapporto Inrix, azienda che monitora costantemente informazioni raccolte da 300 milioni di dispositivi in tutto il mondo, da smartphone a navigatori satellitari collegati alle reti cellulari. Ogni anno grazie a questa capillare rilevazione in tempo reale viene pubblicato uno studio sulla congestione delle strade in tutte le città del mondo, prendendo in considerazione anche variabili come la costruzione di nuove vie di collegamento e l’allargamento dei quartieri.

Nel 2016 a livello nazionale nessuna sorpresa: in cima alla classifica c’è Roma, al secondo posto Milano e sul terzo gradino del podio Palermo. Bergamo invece si piazza al 16° posto in Italia, una posizione dietro a Lucca e appena davanti a Salerno. Qualche dato in più: secondo lo studio Inrix i cittadini bergamaschi trascorrono in coda il 5% del tempo totale di guida, il 13% se si considerano solo le strade del centro.

Un problema che il Comune di Bergamo conosce bene e che sta provando a risolvere anche con Provincia e Regione. A differenza di altre realtà italiane, la città garantisce servizi non solo per i residenti, ma per un bacino molto più ampio con ovvie conseguenze sul traffico. «Sappiamo di avere flussi molto intensi sulle vie di attraversamento che servono un’area vasta – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni –. Il sistema cittadino non è solo per i 120 mila residenti, ma è a servizio di almeno 300 mila persone. Secondo gli studi che abbiamo presentato qualche mese fa ogni giorno transitano a Bergamo dagli 80 ai 90 mila veicoli. È un tema su cui stiamo lavorando intensamente e lo dimostrano le ultime notizie che riguardano le nuove politiche della sosta, gli investimenti sul trasporto pubblico e i passi avanti sul trasporto ferroviario. Sono interventi di medio o lungo periodo: è l’unico modo per cambiare la viabilità del sistema cittadino allargato ai Comuni dell’hinterland».

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