Tragedia sul lavoro a Rogno
Muore investito da un mezzo pesante

È successo mercoledì 14 dicembre a Rogno intorno alle 9.10 in via Vittorio Veneto.

Incidente mortale sul lavoro a Rognoi n via Vittorio Veneto: Giovanni Ferrari, un 66enne residente ad Angolo Terme, nel Bresciano, e dipendente storico della Valcart di Rogno, è stato investito e ucciso da un mezzo della nettezza urbana della ValCamonica Servizi, che stava facendo manovra . Sul posto i carabinieri di Clusone, gli uomini dell’Asl e che stanno cercando di ricostruire quanto accaduto.

Il personale del 118 è arrivato sul posto con un’ambulanza e un'automedica, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare: l’uomo è morto sul colpo.

Sul caso è intervenuta anche la Cisl di Bergamo con una nota firmata dal componente della segreteria provinciale Giacomo Meloni: « Si è consumata l’ennesima tragedia sul lavoro. Attendiamo di sapere con la massima precisione quali sono state la cause di questa nuova disgrazia, che porta a 9 il totale degli incidenti mortali sul luogo del lavoro nella nostra provincia. È una catena drammatica che si deve spezzare, per questo continuiamo a ritenere indispensabile ogni sforzo sulla prevenzione, sulla formazione, su una cultura della sicurezza che sia praticata e attuata materialmente e non agita come foglia di fico davanti ai continui incidenti.

Anche i sindacati intervengono sul tragico incidente: «Da informazioni raccolte, ci risulta che il lavoratore fosse già in pensione e stesse lavorando con un contratto di collaborazione proprio nell’azienda dove era stato dipendente per 22 anni» riferiscono Luciana Fratus, segretario della Cgil di Bergamo, e Gabriele Calzaferri, segretario generale della Cgil Valcamonica e Sebino. «Nell’ambito della movimentazione delle merci all’interno di aree produttive, dove circolano anche diversi soggetti esterni rispetto all’azienda, troviamo molto spesso i più alti fattori di rischio d’infortunio: occorrerà dunque verificare l’idoneità della segnaletica presente in Valcart e tutte le eventuali responsabilità di quello che è accaduto. Riteniamo, come oramai diciamo da anni, che la prevenzione sia uno strumento prezioso da potenziare ovunque, il più possibile. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore e a tutti i suoi compagni di lavoro».

La Cisl di Bergamo riafferma con convinzione i sette punti del documento unitario presentato nel corso del seminario dello scorso 30 settembre, che prevedono, tra l’altro, di definire buone prassi a tutela e prevenzione di salute e sicurezza, legate all’invecchiamento della popolazione lavorativa; di promuovere la formazione e l’informazione ai lavoratori e di rafforzare con tutte le realtà coinvolte e le associazioni di impresa, il lavoro di prevenzione e tutela».

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