Travolti sulle strisce: lui morto, lei è grave
«Sempre insieme, anche nella tragedia»

Le figlie raccontano la coppia di anziani investiti in via Celadina. Un impatto violentissimo che li ha scaraventati sull’asfalto dopo un volo di una decina di metri.

Il loro era un amore vero, puro. Non si separavano mai e così è stato anche nella tragedia». Tiziana e Monica sono le figlie di Giuseppe Oldani, 77 anni, e della moglie Federica Cassina, 76. La coppia è stata investita da una Fiat Punto lunedì 25 marzo, nel pomeriggio, in via Celadina mentre attraversava sulle strisce pedonali all’incrocio con via San Pio X. Un impatto violentissimo che li ha scaraventati sull’asfalto dopo un volo di una decina di metri. Il conducente dell’auto ha dichiarato di non essersi accorto della loro presenza e, dalle prime informazioni, sembrerebbe non stesse utilizzando il cellulare mentre guidava. Giuseppe è deceduto poco dopo essere stato ricoverato all’ospedale Papa Giovanni mentre Federica lotta tra la vita e la morte. La donna si trova in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dello stesso ospedale. È incosciente e ha riportato gravi traumi.

«Erano sempre insieme»

«Facevano tutto insieme – raccontano le due figlie della coppia a casa dei loro genitori –; lunedì erano andati a trovare un’amica malata e quanto sono stati investiti stavano rientrando a casa. Una coppia inseparabile, affiatata, sempre unita». Basta vedere qualche loro foto per capire quando stessero bene insieme: sempre sorridenti e con uno sguardo felice. Il loro primo incontro risale alla prima adolescenza, proprio nello stesso condominio di via Pio X, dove poi avrebbero vissuto insieme tutta la vita. «Nostra mamma abitava all’ultimo piano di questo condominio con la sua famiglia, papà al primo. Avevano 14-15 anni quando si sono conosciuti e da quel giorno non si sono più lasciati». Prima il fidanzamento, poi le nozze e l’inizio di una vita insieme al primo piano di quello stesso condominio. Dal loro amore sono nate Tiziana (51 anni) e Monica (52 anni) che ora sono distrutte dal dolore ma ricordano con gioia la vita dei loro genitori. «Erano inseparabili, sempre mano nella mano. Facevano tutto insieme». A partire dal volontariato alla parrocchia della Celadina, che era sempre stata la loro seconda casa. «Avevano fatto anche i catechisti insieme», raccontano le figlie.

Giuseppe, oltre alla moglie Federica e le due figlie lascia anche tre nipoti: Matteo di 18 anni, Stefano di 21 e Davide di 9. I funerali del pensionato saranno celebrati giovedì 28 marzo alle 15 nella chiesa parrocchiale di Celadina.

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