Trenitalia e l’usato sicuro in Lombardia
I «nuovi» treni arrivano dall’Emilia

Seconda mano, anzi facciamo terza. Dalle parti di Trenord hanno iniziato a fare di conto e sono quasi quasi arrivati ad augurarsi che i convogli promessi da Trenitalia fossero davvero quelli dei viaggi a Lourdes (ipotesi poi smentita), perché di questo passo per risollevare le sorti dei pendolari lombardi servirà veramente un miracolo.

Un passo indietro: a fine agosto va in scena a Palazzo Lombardia il vertice tra il governatore Attilio Fontana e il neo ad delle Ferrovie Gianfranco Battisti. Alla fine grandi sorrisi e promesse, a cominciare da 9 treni per la Lombardia, gentile contributo di Trenitalia alla causa. Usati, beninteso, perché i tempi per la consegna dei nuovi sono più lunghi: da uno e due anni, e lo confermerà Hitachi qualche giorno dopo relativamente a quelli già ordinati da Fnm, socio al 50% di Trenord. Il resto è di Trenitalia, cioè delle Ferrovie.

E qui comincia il cinema. I 9 treni in arrivo (uno è già sui binari) da qui a novembre in Lombardia sono così suddivisi: 2 Vivalto di 8 anni e mezzo, 5 ALe 582 e due composizioni media distanza delle quali viene fornita (informalmente) un’età media di 23 anni. In realtà pare siano un attimo più vecchiotte, considerando che hanno iniziato ad andare in linea a fine anni ’80: insomma, nei corridoi di Trenord c’è chi propende per una trentina d’anni a convoglio. Forse anche abbondanti.

Parentesi, parliamo di età media: quella dei treni in Lombardia (fonte Pendolaria) è di 17 anni e il 41,5% ne ha più di 15. Peccato che il dato sia determinato essenzialmente dal parco rotabile di Fnm, che si attesta sui 10-12 anni: sul versante di Trenitalia, il 45% passa i 35. Per la cronaca, l’età media dei treni in Veneto è di 10,6 anni, in Piemonte di 11,5, Emilia Romagna di 13,6 e in Toscana di 11,4. Per tacere delle Regioni o Province autonome: Val d’Aosta 10,2, Trento 9,9, Friuli 9,5 e Bolzano 8,9. Solo la Liguria sta peggio a queste latitudini, 19,1.

Ma torniamo al pacchetto regalo per la Lombardia. Detto dei media distanza ci sono i 2 Vivalto (attenzione) prima serie, quindi costruiti dal 2005 in poi: Trenitalia assicura un’età di 8 anni e mezzo, ma ormai in Lombardia cominciano a dubitare praticamente di tutto, e non senza qualche ragione di fondo. Anche perché nel conto manca il piatto forte, trattasi delle ALe 582, in arrivo in 5 esemplari: cercando in rete si scopre che si tratta di modelli costruiti tra il 1987 e il 1991. I conti sono presto fatti… Ma ancora più divertente è il percorso che le porterebbe in Lombardia. Dunque, in Toscana arrivano i nuovissimi Jazz forniti da Trenitalia (che ha un contratto di servizio con la Regione, come tutti tranne la Lombardia che ha scelto la strada di Trenord), il che consente di rinunciare alle sorelle minori ALe 642 costruite tra il 1991 e il 1995, destinate all’Emilia-Romagna. E che fanno i vicini di casa? Dismettono 5 ALe 582 e le spediscono in Lombardia. O meglio, è Trenord che se le deve andare a prendere: «Sperando che funzionino» commenta qualcuno tra i denti. Nell’attesa di altri 25 treni usati promessi per i primi mesi del 2019 e dei 15 (finalmente) nuovi attesi per fine anno prossimo, questo passa il convento. Se sia usato sicuro non è lecito sapere, ma di sicuro è usato.

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