Uccise la madre, chiesto proscioglimento
«È incapace di intendere e di volere»

Dalmine, il processo per il caso del 33enne che il 15 maggio 2020 uccise la madre a coltellate. Pm chiede proscioglimento e almeno 10 anni di reclusione nell’ex Ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere.

Chiesto il proscioglimento «per incapacità di intendere e di volere» per Marco Lodetti, 33 anni, che lo scorso 15 maggio a Dalmine uccise la madre Giovanna Gamba con una ventina di coltellate. La richiesta è stata formulata dal pubblico ministero – e si è associata anche la difesa – giovedì 25 febbraio nella prima udienza davanti alla Corte d’Assise di Bergamo, sulla base di un accertamento psichiatrico effettuato a suo tempo che aveva stabilito che il 33enne era incapace di intendere e di volere, ma capace di stare in giudizio. Il pm ha chiesto anche che Lodetti resti per almeno 10 anni nell’ex Ospedale psichiatrico giudiziario (oggi Rems) di Castiglione delle Stiviere, in considerazione della sua «perdurante psicosi» e «pericolosità sociale». La sentenza arriverà la prossima settimana.

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