Ultimi lavori alla Biblioteca Angelo Mai
In attesa della riapertura di gennaio

Lavori conclusi al Salone Furietti: un intervento che ha messo in sicurezza e restaurato il soffitto, il pavimento e i fregi di uno dei luoghi centrali della vita culturale della città di Bergamo.

Un intervento che ha richiesto un lavoro certosino di grandissimo spessore, durante il quale tutti i servizi della biblioteca cittadina sono stati garantiti. La Biblioteca Civica Angelo Mai è quasi pronta per essere restituita integralmente alla fruizione pubblica.

Per consentire il definitivo riallestimento dei locali interessati dagli interventi e la riorganizzazione dei servizi e degli spazi, la biblioteca osserverà un periodo di chiusura dal 16 novembre al 16 gennaio 2016. Dal 16 novembre tutte le energie del personale della biblioteca Angelo Mai si concentreranno sul riallestimento del grande Salone: saranno due mesi di lavoro febbrile, per riaprire la biblioteca agli utenti entro gennaio 2016. Durante il periodo di chiusura saranno sospesi tutti i servizi. Gli utenti potranno restituire i libri in prestito presso le altre biblioteche.

A gennaio dunque la Biblioteca Civica riaprirà al pubblico tutti i suoi servizi e i locali destinati alla pubblica fruizione, con i consueti orari: da lunedì a venerdì, 8.45 – 17.30; sabato 8.45 – 13.00.

«Credo che abbiamo realizzato qualcosa di unico - spiega la dottoressa Elisabetta Manca, direttrice della Biblioteca -: la Biblioteca Angelo Mai ha garantito i servizi senza un solo giorno di chiusura straordinaria nonostante i lavori che hanno interessato prima la facciata, poi la sostituzione della caldaia e infine la risistemazione dell’intero Salone Furietti. Sospendere i servizi per soli due mesi è un altro straordinario risultato. Non posso far altro che ringraziare tutti coloro che hanno consentito e che consentiranno, con il loro impegno e la loro dedizione, alla nostra Biblioteca di continuare a rappresentare un esempio, anche in questo caso, nel panorama culturale cittadino e nazionale».

La Biblioteca Civica Angelo Mai ha chiuso al pubblico il Salone Furietti il 12 giugno 2012. Da allora, nonostante la presenza dei cantieri, sia per la pulizia e il consolidamento della facciata in marmo, sia per il ripristino della sicurezza del Salone Furietti sia per altri interventi minori, ma essenziali per il ripristino della funzionalità dell’edificio, i servizi offerti al pubblico non sono mai stati interrotti.

Lo testimoniano le cifre, che parlano di 1100 giorni di apertura dal 2012 a oggi per uno straordinario totale di 236.416 fruitori dei servizi, le iniziative culturali e didattiche sono state invece ben 320 per un numero di partecipanti complessivo di 76.443: numeri davvero impressionanti, che dimostrano ancora una volta il grande ruolo della Biblioteca Civica Mai nella vita culturale della città e l’impegno di tutti coloro che hanno collaborato al conseguimento di questi risultati.

Non solo: nel periodo 2012-2015 sono state effettuate circa 7000 nuove acquisizioni all’anno, oltre 40.000 nuove catalogazioni (anche grazie a finanziamenti ottenuti con la partecipazione ai bandi regionali), oltre 65.000 riproduzioni, la maggior parte in formato digitale, il controllo inventariale di 230.000 opere e 80 interventi mirati di restauro che hanno interessato beni preziosi quali i Globi di Vincenzo Maria Coronelli e alcuni fra i numerosi dipinti conservati nell’edificio, oltre a libri e riviste.

Grazie a 136 ore di apertura straordinaria, è stato valorizzato il patrimonio della biblioteca, esposto in mostre costantemente allestite nell’atrio, in media 8 ogni anno.

«In questi due anni di ristrutturazione – afferma Maria Grazia Recanati, Presidente della Commissione culturale della Biblioteca - la Biblioteca “Angelo Mai” ha continuato a garantire il servizio agli utenti, prestito e consultazione, nonostante le gravi difficoltà logistiche che i lavori hanno comportato per il personale. La ferita subita da questa nostra grande Istituzione cittadina è stata profonda, ma, grazie alla sollecitudine dell’Amministrazione comunale, è stata rimarginata completamente. La Direzione della Mai ha saputo in ogni caso sfruttare anche il momento di chiusura delle sale monumentali per indirizzare la propria azione a un rinnovato e vivace rapporto con la Città; le iniziative si sono moltiplicate: mostre, convegni, conferenze, giornate festive di apertura dell’atrio scamozziano (con vendita di pregiati libri), partecipazione a importanti eventi cittadini (BergamoScienza e la mostra sulla Grande Guerra in Palazzo della Ragione). Questa azione ha posto le basi per un ampliamento dell’utenza e una diffusione più capillare dei profondi valori culturali di cui la Biblioteca Mai è custode».

Fra il 2014 e il 2015 è stato inoltre condotto a termine il progetto finanziato da Regione Lombardia che ha consentito la digitalizzazione di tutti i codici miniati della Biblioteca, di carte geografiche antiche, fotografie, quotidiani e almanacchi dell’Ottocento: in totale circa 250.000 immagini, che saranno rese disponibili a breve, per libera consultazione, sul portale dei Beni Culturali della Regione.

«In questo ultimo anno – sottolinea l’Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti – la Biblioteca ha ulteriormente migliorato il suo rapporto con i cittadini, confermando la sua centralità nella vita culturale della città: ha avviato e consolidato il suo rapporto con altre istituzioni, ad esempio la Fondazione Donizetti, partecipato alla realizzazione della mostra Vivere la Grande Guerra, costruendo una rete di relazioni che hanno consentito negli ultimi 12 mesi un incremento notevole dei partecipanti alle sue iniziative culturali».

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