Ultimo rush per il viadotto
«Se non finiamo, si rimanda»

Dal viadotto di Boccaleone a via Rosa, passando per Redona e via Sauro, è slalom tra i cantieri al rientro in città dalle ferie. Con l’inizio delle scuole che incombe, il rischio paralisi è dietro l’angolo. Il Comune (per i lavori che gli competono, perché altri sono a carico di privati nell’ambito di piani di trasformazioni urbanistiche o di Unareti, per la posa dei tubi del gas) corre ai ripari.

L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla, per quanto riguarda il viadotto di Boccaleone che è il punto nevralgico della viabilità cittadina, lo dice chiaro: «Se alla ripresa delle scuole mancheranno 1-2 giorni di lavori andremo avanti, chiedendo agli automobilisti di portare pazienza. Se invece ci accorgeremo che ci vorranno ancora 10-15 giorni, saremo costretti a sospendere e a riprendere l’anno prossimo». Nel frattempo chi si è già imbattuto nelle code non ha mancato di far sentire le sue lamentele. A cui l’assessore risponde per le rime: «In questo Paese sono tutti allenatori o presidenti della Repubblica, la piantino di dire “si potrebbe fare di qui, si potrebbe fare di là”. A chi continua a chiedere perché non lavoriamo di notte o perché ci sono così pochi operai al lavoro, dico che stiamo facendo le cose con criterio: nelle ore notturne lì non si può lavorare. E più degli operai che ci sono non ci possono stare».

Brembilla ridimensiona la portata dei disagi – «Si tratta di dieci minuti di coda» – e ribatte: «L’alternativa è continuare a far venir giù pezzi di ponte, con pericoli per chi sta sotto e per chi viaggia. Chi se la prende la responsabilità?». Polemiche a parte, l’obiettivo è comunque chiudere la messa in sicurezza del manufatto (un cantiere da 800 mila euro) entro il 10 settembre. «Pensiamo di farcela, se il meteo non si mette di traverso», è la sua previsione. Sulla base dell’andamento dei lavori: «Sul lato verso la rotatoria di Bonaldi, con relativo restringimento, sono finiti.Il tratto resta chiuso per far maturare il calcestruzzo, ma in un paio di giorni si potrà riaprire. E inizieranno anche i lavori sull’altro lato, più veloci perché senza ancoraggi».

Ma ci sono anche altre zone calde. Sempre restando a Boccaleone, la chiusura di via Rosa, strada che drena il traffico in arrivo da est verso il centro, rischia di creare un altro tappo. Così come l’interruzione di via Sauro, con relativo ripiegamento sulle vie attorno allo stadio. «In entrambi i casi si tratta di interventi di Unareti, noi non c’entriamo», precisa Brembilla, dicendo che qui non può aver voce in capitolo. Come per Redona, dove il cantiere di «Redona Centro» a carico dei privati sta mettendo sotto pressione la viabilità di via Corridoni, arteria fondamentale per collegare Valle Seriana e città. Tra i lavori per la nuova rotonda in fase di realizzazione e la chiusura di via Leone XIII, non solo è diventato difficilissimo trovare parcheggio ma anche non rimanere imbottigliati.

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