«Un altro centro commerciale?
Ma alla città servono altri spazi»

L’amara riflessione di un lettore dopo il via ai lavori nell’area del piazzale della Celadina.

«I lavori sul piazzale della Celadina sono iniziati e, nella totale indifferenza, tra non molto ci ritroveremo con l’ennesimo centro commerciale, l’ennesimo supermercato di cui tutti non sentivamo il bisogno». È la considerazione amara di Graziano, un lettore che ci ha inviato una mail. «Le amministrazioni cambiano ma il comportamento è sempre lo stesso. In una città che, circondata dal verde delle valli, proprio del verde cittadino è carente, che di spazi aperti ha bisogno e che di recupero della vita all’aperto ha richiesta da parte di tutti i cittadini, la risposta è costruire l’ennesimo centro commerciale, l’ennesimo supermercato».

Come se non ci fosse un domani anziché recuperare gli spazi cittadini, li riempiamo di grigio, ampliando il vuoto sociale con la spinta al consumo. Il risultato? Un impoverimento delle relazioni sociali (e culturali), il degrado degli spazi urbani, e la depauperazione dei territori. Chiedete ai giovani quello di cui hanno bisogno, vi risponderanno verde e spazi culturali non supermercati. Per quanto tempo ancora potremo chiudere gli occhi accettando passivamente la bieca commercializzazione del nostro futuro? Inutile chiederlo alle nostre amministrazioni, non sarà un loro problema, è sempre colpa delle amministrazioni precedenti».

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