Una panoramica su Milano e il Monviso
Dalla Bergamasca ecco le foto più belle

Era previsto e puntualmente è arrivato. Dopo qualche fugace vampata nel pomeriggio di domenica il vento ha aumentato la sua intensità durante la notte, soprattutto in montagna, come è stato infatti registrato dalle stazioni del Centro Meteo Lombardo; 76 chilometri orari al rifugio Curò, 98 a Capanna 2000 (in Arera), addirittura 148 ai 2365 del Lago della Vacca, in territorio bresciano.

Ne ha però beneficiato anche la pianura che lunedì ha visto i cieli ripulirsi dalle foschie ed agenti inquinanti. Come spesso capita in questi casi risultavano ben visibili i «grattacieli» di Milano ma, evento assai più raro e legato alla fortuna, la possibilità di immortalarli con la sagoma imponente del Monviso alle loro spalle.

Le foto, non scattate da Città Alta ma dall’area collinare qualche chilometro più ad est, hanno consentito lunedì 10 dicembre di inquadrare in primo piano gli edifici del capoluogo lombardo (a circa 50 chilometri di distanza) e il Re di Pietra (come è conosciuta la montagna di 3841 metri da cui nasce il Po) in secondo piano, a oltre 230 chilometri di distanza da Bergamo, sul confine con la Francia.

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