«Bimbi non immunizzati fuori da scuola»
Vaccini, si verificheranno i certificati

Stop all’emendamento al Milleproroghe presentato da Lega e M5S che per quest’anno avrebbe permesso di entrare in nidi e materne anche ai piccoli senza la profilassi.

Un nuovo emendamento al Milleproroghe sui vaccini. I relatori del decreto legge, Vittoria Baldino e Giuseppe Bompane, dei Cinquestelle, lo hanno presentato oggi per bloccare quello, approvato ad agosto fra le proteste a Palazzo Madama, che per quest’anno avrebbe permesso di entrare all’asilo nido e alla scuola materna anche ai bambini non vaccinati.

Verrebbe così stoppato il testo, già approvato al Senato e in questi giorni all’esame della Camera, che per quest’anno avrebbe introdotto un colpo di spugna sull’obbligo per i bambini da 0 a 6 anni. Un’ipotesi che non convinceva i grillini e la stessa ministra della Salute Giulia Grillo.

L’obiettivo è quello di individuare, a livello nazionale, eventuali casi di falsificazione della documentazione, sia che si tratti di autocertificazioni sia di certificati da parte delle asl di competenza. Casi di falsificazione si sono infatti già verificati in passato.

Sono infatti in corso in tutta Italia controlli da parte dei carabinieri dei Nas nelle scuole per verificare la veridicità della documentazione presentata dalle famiglie in merito alle vaccinazioni obbligatorie per legge per la frequenza scolastica. I controlli, secondo quanto si apprende, sono partiti da martedì 4 settembre in nidi e materne e proseguiranno nei prossimi giorni anche negli altri istituti scolastici selezionati a campione.

«La legge prevede la presentazione di una certificazione e una circolare non può sostituire la legge.Per questo motivo l’autocertificazione dei vaccini può avere un valore solo temporaneo in attesa della certificazione originale.Al momento c’è una situazione di incertezza, ma gran parte delle scuole sta ottemperando alle previsioni di legge chiedendo la certificazione originale». Lo dice all’Ansa il presidente dell’associazione nazionale presidi Antonello Giannelli interpellato sul tema dei vaccini.

«Oggi (mercoledì 5 settembre, ndr)– commenta l’onorevole bergamasco Elena Carnevali, dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd alla Camera - sul tema della prevenzione vaccinale si è registrata una prima e importante vittoria che premia la politica contro l’ideologia, la ragione contro le teorie antiscientifiche, la responsabilità dei parlamentari contro un’azione condotta solo per interessi elettorali e di propaganda. Una vittoria che va riconosciuta prima di tutto al Partito Democratico e a noi parlamentari, che ci siamo battuti con tutte le nostre forze per mantenere l’obbligo vaccinale come condizione necessaria per l’accesso a scuola, in una battaglia che però ha saputo raccogliere l’adesione della società civile, dei medici, dei presidi e di tante famiglie».

«Sono contenta del fatto che dopo mesi di caos la maggioranza prenda finalmente atto del pericolo in cui stava mettendo i bambini italiani nel tentare di portare più in là l’obbligo di vaccinazione per entrare nelle scuole. Se l’introduzione dell’autocertificazione a luglio era inaccettabile dal punto di vista del diritto (una circolare non può andare contro una legge dello stato), la previsione nel Milleproroghe al Senato (introdotta proprio per superare questo palese problema giuridico) metteva invece in serio pericolo la salute dei bambini più fragili e che non possono vaccinarsi, i quali all’apertura delle scuole si sarebbero trovati più esposti alle infezioni perché non protetti dalla cosiddetta “immunità di gregge”. Insomma, la ministra della Salute Giulia Grillo è stata smentita su tutta la linea: la presunzione e l’arroganza sua e di tutta la maggioranza non hanno pagato. Ora lo Stato torna a garantire protezione ai suoi cittadini più fragili e regolamenta in modo unanime le modalità di prevenzioni nelle Regioni e nei Comuni» conclude Elena Carnevali.

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