Vaccini Lombardia, si dimette il Cda di Aria
Gubian: «Da aprile la piattaforma Poste»

Si sono tutti dimessi, come richiesto dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana, i membri del Consiglio d’amministrazione della società Aria Spa. Lorenzo Gubian, già direttore generale della società, è stato nominato amministratore unico: la nuova piattaforma pronta dall’inizio del mese prossimo.

Si sono dimessi, come richiesto dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, tutti i membri del Consiglio d’amministrazione di Aria Spa (Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti). Il direttore generale della società, Lorenzo Gubian, è stato quindi nominato amministratore unico dell’azienda. Lo ha annunciato il vice presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Lombardia, Marco Colombo, nel corso dell’audizione dello stesso Gubian, al quale è stato augurato buon lavoro.

«I disservizi informatici che si sono registrati nel corso della campagna vaccinale – aveva dichiarato Fontana nei giorni scorsi – hanno creato disagi a molti nostri cittadini e hanno inficiato il lavoro di tutti gli operatori - sanitari e non - che stanno lavorando con grande impegno e professionalità nei diversi Centri vaccinali». «È questo il motivo - ha aggiunto - per cui ho chiesto ai membri del Cda della società Aria di fare un passo indietro. In caso contrario disporrò l’azzeramento dello stesso, affidando al direttore generale Lorenzo Gubian, di recente nomina, la guida della società».

«Con Poste italiane si pensa di essere pronti i primi di aprile per partire», ha detto Gubian intervenendo giovedì 25 marzo in aula a Palazzo Pirelli in merito ai disservizi provocati dalla piattaforma web adibita alla campagna vaccinale anti Covid-19 in Lombardia. «In questi giorni – ha aggiunto – si sta andando a individuare tutti i centri vaccinali massivi su cui si dovrà operare con la piattaforma di Poste».

Perché la Lombardia non si è appoggiata prima al sistema Poste? «La prima volta che è stata fatta valutazione del sistema di Poste Italiane mancavano alcuni servizi, come la gestione del magazzino, quella degli inviti e l’anamnesi. Motivo per cui si è deciso di non tenere inizialmente conto di quella proposta», ha detto Gubian. «Non è che quella proposta non fosse strutturata, è che non aveva alcune funzionalità che erano state richieste e - ha aggiunto - non si riusciva a strutturarle nei tempi previsti, per questo si è deciso di procedere in modo diverso. In un mese di tempo Poste è riuscita a sviluppare le funzionalità richieste e quindi ora, dal primo aprile saranno pronti con la loro piattaforma».

«È stata l’Unità di Crisi a decidere di partire da subito con la vaccinazione (il 18 febbraio anziché l’1 marzo come inizialmente previsto, ndr). La compressione dei tempi è stata una difficoltà in più, ma la si è accettata, valutando i rischi, per poter iniziare prima la campagna vaccinale», ha detto ancora il direttore generale a proposito dei disservizi delle scorse settimane. «Nella trascrizione delle agende – ha spiegato ancora Gubian – c’è stato qualche errore materiale, ma a dirla tutta, qualche volta è successo che le Asst hanno indicato date di attivazione sbagliate, e questo ha portato problemi di sovraffollamento o sotto allocazione che abbiamo visto».

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