Val Seriana, il 42,3% a contatto col virus
Più colpiti dai 45 anni in su e le donne

Il 42,3% è risultato positivo al test sierologico della campagna di screening promossa da Ats Bergamo a luglio. Ha aderito oltre il 30% della popolazione di Nembro, Alzano e Albino.

In Valle Seriana quasi un abitante su due ha gli anticorpi contro il coronavirus: l’Agenzia di tutela della salute di Bergamo rende noti gli esiti dell’indagine sierologica promossa dai Comuni dell’Ambito Valle Seriana, in accordo con Ats Bergamo e Regione Lombardia, effettuata nel mese di luglio 2020, che ha visto l’adesione di 22.559 soggetti; il 95,2% di questi (pari a 21.467 soggetti) sono residenti/domiciliati nell’Ambito stesso. Si tratta del 26,6% della popolazione maggiorenne.

«I dati emersi dall’indagine effettuata dal nostro servizio epidemiologico sono fondamentali per poter avere una visione più precisa della diffusione del virus e applicare al meglio azioni di prevenzione e protezione in risposta a un eventuale ritorno della situazione di emergenza. Ringrazio i Sindaci, Regione Lombardia, le tre Asst (Papa Giovanni XXIII, Bergamo Est, Bergamo Ovest) e tutti gli enti coinvolti nell’organizzazione» spiega Massimo Giupponi, direttore generele di Ats Bergamo.

I risultati: positivo il 42,3%

Il 42,3% dei soggetti testati è risultato positivo, con andamento crescente di positività dai 45 anni in su. Si evidenzia una costante maggiore prevalenza di positività nel genere femminile. Il comune con la percentuale più elevata di positivi è risultato essere Selvino (56,4%). La positività rilevata al successivo tampone nasofaringeo, proposto ai soggetti risultati positivi al test sierologico, è stata dell’1,7%; l’adesione è stata pari al 98,9%. La quota di positività complessiva è pari al 42,3%.

I tamponi: negativo il 97,9%

Ai 9.079 soggetti dell’Ambito Valle Seriana evidenziatisi come positivi al test sierologico è stato proposto il tampone di verifica. Sono stati effettuati complessivamente 8.979 tamponi (99%). L’esito dell’attività di ricerca delle tracce genetiche del coronavirus attraverso il tampone, utile per verificare la presenza di un’infezione in fase attiva, ha dato risultati molto rassicuranti: infatti, solo una quota pari all’1,7% dei ben 8.979 testati presenta tracce compatibili con un’infezione in corso.

Il tasso di adesione

Il tasso di adesione da parte dei cittadini residenti nell’Ambito di studio rispetto al target teorico atteso (cittadini maggiorenni) è stato pari al 26,2% sull’intero Ambito ed al 31,8% nell’insieme dei comuni di Albino, Alzano Lombardo e Nembro, area di massimo impatto epidemico di Covid-19. L’adesione maggiore si è riscontrata nel comune di Nembro (35,8%), seguita da Alzano Lombardo (32,1%). La campagna era stata allargata al comune di Torre Boldone, in quanto confinante; l’adesione da parte dei cittadini residenti è stata dell’11,3%. In tutte le classi di età, l’adesione femminile appare superiore a quella maschile.

«Anche i dati definitivi relativi all’indagine di sieroprevalenza per Covid-19 condotta sui comuni dell’Ambito della Media-Bassa Val Seriana confermano i primi risultati emersi ad inizio agosto alla chiusura della campagna sierologica – spiega Fabio Terzi, sindaco di Albino –. Quel 42.3% dei soggetti testati risultati positivi evidenzia ancora una volta come il Virus Covid-19 si sia diffuso in maniera drammatica e massiccia all’interno delle comunità della Val Seriana. Nel contempo, se da un lato si riscontra che quasi una persona su due è venuta a contatto con il virus, dall’altro è lecito rimarcare come quasi la metà della popolazione possa al momento dirsi immune avendo sviluppato gli anticorpi. Certamente questa indagine epidemiologica attraverso uno screening di massa, a cui ha aderito volontariamente una buona percentuale dei nostri cittadini, era doverosa e necessaria per una delle aree più drammaticamente colpite dal Covid-19, non solo per meglio capire le dinamiche e le modalità di diffusione del virus ma anche e soprattutto per farci trovare preparati di fronte ad una eventuale, ci auguriamo improbabile, seconda ondata».

«L’indagine di sieroprevalenza compiuta nel luglio scorso ha consentito di restituire una fotografia verosimile della diffusione del virus nella Media Valle Seriana, mettendo in evidenza, tra l’altro, dati molto dissimili tra loro - spiega Camillo Bertocchi, sindaco di Alzano Lombardo –. Ai picchi di contagio nei comuni di Nembro e della Valgandino, che rispecchiano peraltro i picchi di mortalità registrati nella valle, si contrappongono i dati rilevati ad Alzano Lombardo e Ranica, territori che hanno conosciuto percentuali di contagio e di mortalità inferiori, con scostamenti fino ad oltre il 70%. Sarebbe interessante comprendere i motivi di una così diversa azione del virus, attraverso ulteriori approfondimenti scientifici».

«L’adesione all’indagine epidemiologica dei nostri cittadini dà conferma della capacità di rispondere ad una domanda e un bisogno del territorio, grazie all’impegno di ATS verso una terra così fortemente colpita dalla pandemia. Ritengo che i risultati della ricerca offrano un’immagine molto utile per comprendere ciò che è successo nei nostri paesi e possano aiutarci ad affrontare i prossimi mesi con una conoscenza scientifica più completa» spiega Claudio Cancelli, sindaco di Nembro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA