Venerdì nuova perturbazione
Weekend all’insegna della pioggia

Un canale depressionario dal nord Atlantico influenzerà negativamente le condizioni meteorologiche sull’Italia, in particolare al Centro-Nord.

La vasta circolazione depressionaria attiva sull’Europa occidentale, alimentata dall’afflusso di correnti polari marittime in uscita dal Labrador, continuerà ad influenzare le condizioni meteo in Italia anche nella seconda parte della settimana, alimentando a più riprese la genesi di rovesci e locali temporali in particolare al Centro-Nord. Il tempo permarrà nel complesso più stabile sulle regioni meridionali grazie all’azione protettiva offerta dal promontorio anticiclonico di matrice subtropicale, esteso tra il Nord Africa e i Balcani meridionali.

Nella giornata di venerdì 26 l’ingresso di una saccatura di origine nordatlantica innescherà un nuovo peggioramento del tempo e un generale calo delle temperature. Tra la notte e le prime luci dell’alba la perturbazione raggiungerà il Nordovest - associata ad un rinforzo dei venti meridionali (di Libeccio sul Ligure, di Ostro e Scirocco sull’Adriatico) - apportando precipitazioni più diffuse e consistenti sulla Liguria e sulla fascia alpina e prealpina; in questa fase si mostrerà minore - o del tutto assente - il coinvolgimento della basse pianure. Entro metà mattinata il tempo tornerà a peggiorare dapprima su Sardegna e Toscana, poi sull’alto Lazio e sull’Umbria, con piogge di debole o moderata entità. Tra il pomeriggio e le ore serali l’ingresso di un nucleo freddo in quota favorirà l’innesco di rovesci temporaleschi ancora una volta al Nord - specie tra Alpi, Prealpi e alte pianure, con quota neve in rapido calo fino ai 1400-1700 metri - e acquazzoni a macchia di leopardo sull’Appennino centro-settentrionale, in sconfinamento fino alle coste di Marche e Abruzzo. Il sistema nuvoloso, frattanto, tenderà ad estendersi anche alle restanti regioni del Centro-Sud, apportando tuttavia scarsi fenomeni, relegati essenzialmente a qualche occasionale pioviggine o piovasco sul Molise e sui versanti tirrenici di Basilicata, Campania e Calabria.

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