Viaggio nel cantiere della Malpensata
Un parco e spazi pensati per i giovani

La terra da cantiere è ancora la protagonista della scena, insieme a sassi e materiale accantonato a mucchietti. Ma lo sguardo si apre già su un panorama diverso, nato dall’abbattimento della vecchia pesa e della recinzione, un’area vasta, quasi una scoperta.

Il parco della Malpensata sta prendendo forma, con un perimetro e forme nuove, che si aprono al quartiere.Il cantiere, che vale circa un milione di euro, ha aperto lo scorso novembre e sta procedendo velocemente (l’apertura in tarda primavera).

L’assessore ai Lavori pubblici è soddisfatto dei primi risultati, già visibili. Come l’edificio di 200 metri quadri, già completato, che sarà il cuore del nuovo parco, con un bar e spazio per bambini e ragazzi: «La struttura è ultimata, ora si sta lavorando sul fronte anteriore, tra via Mozart e Don Bosco, dove c’era la pesa, che è stata smantellata - spiega l’assessore Marco Brembilla -. È in quest’area che si sta creando un nuovo viale alberato molto bello, dove andranno le bancarelle del mercato del lunedì che attualmente stazionano dentro il parco».

Il passo successivo è la demolizione delle vecchie strutture che si affacciano su via Don Bosco: «Il bar non verrà ricostruito perché c’è il nuovo edificio dentro il parco, che tra l’altro avrà una gestione particolare, sulla scia dell’Edoné di Redona, un presidio che garantirà sicurezza - spiega l’assessore ai Lavori pubblici -, mentre l’edicola troverà una nuova collocazione in un chiostro allestito dagli attuali gestori».

Un nuovo viale è già stato realizzato, non più con la pavimentazione di asfalto, ma color sabbia, utilizzata anche per disegnare un’area giochi esterna e la base di un pergolato. Anche la lingua di cemento che divide il parco a metà diventerà giardino, con un tappeto erboso e nuove piante (la piantumazione sarà l’ultima fase del cantiere). Verso via Mozart ci sarà un nuovo accesso, un grande viale arredato «che quando non c’è il mercato potrà essere utilizzato per ospitare altre iniziative, penso ad esempio al mercato agricolo a Km zero, come quello che si fa a Monterosso», propone Marco Brembilla. I contenuti sono ancora da costruire insieme al quartiere, come è stato fatto per l’intero progetto, partito con la precedente amministrazione sotto la guida dell’assessorato all’Ambiente che, dopo aver conosciuto l’archistar londinese Peter Fink in occasione de «I Maestri del Paesaggio», lo ha coinvolto in una serie di workshop condotti insieme ai residenti e ai rappresentanti delle diverse anime del quartiere.

Una cosa però è certa, saranno i giovani i protagonisti. È l’assessore allo Sport Loredana Poli a spiegare come «tutti gli spazi del parco dedicati allo sport saranno di tipo informale, rivolti soprattutto ai giovani». Dettagli sulla caratterizzazione dell’area verde da 12 mila metri quadri, ancora non sono stati definiti. In corso c’è un ragionamento più ampio «che riguarda il futuro parcheggio all’ex Gasometro e lo spostamento dell’attuale parcheggio della Malpensata oltre che al ripensamento del vecchio Palaghiaccio», spiegava ieri su L’Eco di Bergamo l’assessore alla Riqualificazione urbana Andrea Valesini. Un ragionamento che sta condividendo con i colleghi di Giunta: «Si deve trovare una destinazione giusta, perché il rischio è che la struttura diventi fonte di degrado, vista la zona molto delicata - spiega Marco Brembilla -. In ogni caso dei lavori dovranno essere fatti, qualcosa è stato previsto nel Pop (Piano delle opere pubbliche), ma visto che deve ancora essere approvato dal Consiglio comunale, c’è tempo per inserire un capitolo di spesa». Il vecchio.

Oltre alla riqualificazione dello stabile, la Giunta sta valutando anche l’abbattimento del vecchio Palaghiaccio: «I tecnici stanno analizzando i costi per la messa a norma della struttura, ma un abbattimento potrebbe risultare meno costoso, bisogna rifare molto, spogliatoi, impianti e copertura - spiega Loredana Poli, assessore allo Sport -. Stiamo pensando ad una struttura polivalente ex novo, come la pista da pattinaggio a rotelle che si presta anche per ospitare altre attività, come ginnastica, attività ludico ricreative, feste di quartiere. È certo che sarà una struttura dal carattere ludico e ricreativo, che ambisce ad accogliere i residenti, ma anche il resto della città, visto che ha un parco di una certa portata proprio a fianco. Potrebbe nascere un polo molto interessante, con aree verdi, un campo polivalente esterno. È previsto un incontro con la rete sociale del quartiere che sta già discutendo varie ipotesi».

Diana Noris

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