Zona arancione in Lombardia dopo 28 giorni: ecco che cosa si può fare

Il 4 novembre 2020 vedeva la luce il meccanismo nazionale a zone (rossa, arancione, gialla) per contenere il diffondersi del virus. Tra strette nazionali e locali, da allora la Lombardia è passata, compreso il cambio di lunedì 12 aprile, diciassette volte dal rosso, all’arancione, al giallo.

Il 4 novembre 2020 vedeva la luce il meccanismo nazionale a zone (rossa, arancione, gialla) per contenere il diffondersi del virus. Tra strette nazionali e locali, da allora la Lombardia è passata, compreso il cambio di lunedì 12 aprile, diciassette volte dal rosso, all’arancione, al giallo.

Un passaggio di stato in virtù anche del fatto che le verifiche dei dati del contagio e quindi delle ricadute nelle tre zone, poi diventate 4 con l’aggiunta della zona bianca, è stato effettuato con un intervallo di 15 giorni.

Una continua altalena di comportamenti, più stringenti o più blandi, che i cittadini hanno imparato a conoscere. Da lunedì 12 aprile, dunque, dopo 28 giorni in zona rossa, ecco che cosa si potrà fare:

- ci si potrà liberamente muovere all’interno del proprio comune (senza autocertificazione);

- saranno consentite le visite, una volta al giorno, ad amici e parenti, al massimo in due persone (esclusi dal computo i figli under 14);

- per i residenti nei Comuni sotto i 5 mila abitanti, sarà possibile muoversi in un raggio di 30 chilometri (quindi eventualmente anche sconfinare in un’altra Regione), ma con il divieto di recarsi nei capoluoghi di provincia;

- riaprono tutti i negozi, i parrucchieri e i centri estetici;

- tutti i ragazzi fino alla terza media potranno tornare a scuola in presenza;

- gli studenti delle superiori torneranno in aula tra il 50% e il 75%.

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