Il sorriso di Mario Merelli
splende tra le vette sopra Lizzola

Al passo della Manina, sopra Lizzola, è ormai tutto pronto. Il valico, posto a 1.800 metri di quota, è stato scelto per ospitare una piastra in acciaio, più conosciuta come «rosa dei venti», con l’indicazione di tutte le cime circostanti.

L’opera è stata posizionata in ricordo del compianto Mario Merelli nei pressi della cappella della Manina, edificio costruito nel 1949 in onore della Madonna Pellegrina.

Nei giorni scorsi la sottosezione del Cai di Ardesio, cui Merelli era iscritto, ha infatti terminato la costruzione del basamento in muratura e posato la grossa piastra in acciaio. L’opera è stata collocata a poche decine di metri dalla chiesetta della Manina, sul sentiero che collega i rifugi Curò e Albani.

Il Cai aveva inizialmente individuato il rifugio Coca, luogo molto amato da Mario, come possibile sito atto ad ospitare la Rosa dei venti. Durante la stessa assemblea era però emerso come il passo della Manina offrisse una migliore vista panoramica, praticamente a 360 gradi, spaziando dal pizzo del Diavolo al Cavrèl, dal Pizzo Recastello alla Presolana.

L’inaugurazione, alla presenza del parroco di Valbondione don Michele Rota, è fissata per domenica alle 12; su esplicita richiesta della famiglia, al termine della funzione religiosa si terrà un rinfresco all’Hotel Camoscio di Lizzola, con proiezioni di filmati sulle spedizioni di Mario.

Il Cai di Ardesio invita pertanto tutti gli escursionisti interessati a raggiungere il passo della Manina in onore dell’amico Mario.

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