L’Accademia Tadini si apre ai non vedenti
Con il tatto si «vedrà» la Stele del Canova

L’accademia Tadini a Lovere vuole essere «di tutti»: ha messo a disposizione di ciechi e ipovedenti una riproduzione della sua opera più celebre, la Stele Tadini di Antonio Canova, che potrà essere «vista» attraverso il tatto.

All’interno della cappella che conserva l’opera del celebre scultore, l’Accademia ha installato una sua riproduzione in gesso e 3 pannelli in marmo di Carrara che possono essere toccati, accarezzati e «letti» anche da persone con disabilità sensoriali.

«Volevamo – spiega il conservatore Marco Albertario – attivare nuove modalità di comunicazione con il pubblico, con particolare attenzione a quello dei non vedenti e ipovedenti che a Lovere trovano già il percorso sul lungolago studiato per loro e i pannelli scritti in braille con l’illustrazione dei principali monumenti artistici di Lovere».

E così, grazie ad alcuni sponsor privati e con il cofinanziamento della Regione Lombardia, l’Accademia ha potuto installare la nuova postazione che comprende la copia in scala ridotta della stele, realizzata dal Museo Tattile di pittura antica Anteros di Bologna, e i tre pannelli, scolpiti da Luciano Zambetti, che rivelano i vari passaggi della lavorazione di Canova: il marmo grezzo, il marmo scolpito e infine il marmo levigato.

«Il progetto – conclude Albertario - si rivolge anche alle scuole e al pubblico generico, offrendo stimoli percettivi diversi». La Stele Tadini e l’installazione per ipovedenti possono essere visitati nei normali orari di apertura del museo: dal martedì alla domenica dalle 15 alle 19, la domenica anche dalle 10 alle 12.

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