Pantera, c’è la prova telecamere
È un cucciolo. Richiuse le Torbiere

La sagoma della belva nera, un cucciolo di pantera, appare nelle telecamere della videosorveglianza.

Il margine di dubbio si restringe: quella che un cittadino di Provaglio d’Iseo aveva intravisto sotto il balcone di casa sua, in centro al paese, era una pantera, un cucciolo tra i 30/40 chili. Lo stesso spuntato nei filmati della telecamera della videosorveglianza comunale qualche minuto dopo che l’uomo l’aveva avvistata, verso le 3 dell’altra notte. Nessuna conferma da parte della prefettura di Brescia che ha convocato un nuovo tavolo tecnico per decidere come gestire la cosa. Ma chi ha visto le immagini non ha dubbi: quello era un grosso felino nero. Ed è troppo grosso per essere un gatto nero. Quindi.

Un quindi che ha portato nuovamente a disporre la chiusura della Riserva naturale delle Torbiere di Iseo, almeno fino a domenica. L’area, visitata ogni anno da decine di migliaia di persone, era stata evacuata venerdì scorso, dopo il primo allarme pantera, avvistata da tre persone la mattina presto. Quindi, la riserva era stata chiusa e nuovamente riaperta lunedì: nei tre giorni precedenti non c’era più stato alcun avvistamento «de visu», mentre nemmeno nelle due gabbie piazzate insieme ad alcune trappole fotografiche in giro per le Torbiere, s’era visto alcunché.

Mercoledì il vertice in Prefettura , sul tavolo le immagini della videosorveglianza: ed eccola lì la belva. Un cucciolo di belva, ma comunque abbastanza per decidere di richiudere la riserva e di piazzare altre gabbie nell’area delle Torbiere per cercare di catturarla. La piccola pantera, di fatto, avrebbe più paura lei dell’uomo che viceversa, e per questo di giorni se ne starebbe acquattata da qualche parte e di notte se ne andrebbe in giro in cerca di cibo. Ma da dove arriva? Due ipotesi, ormai: che sia scappata da qualche casa nei dintorni o che qualcuno abbia deciso di liberarsene, arrivando da lontano e lasciandola nelle Torbiere.

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