Estate di sport
con incognite...

Ora che la serie A è pane per i patiti di statistica, possiamo girare la testa dall’altra parte e guardare a ciò che ci aspetta: calciomercato a parte, che ormai è materia quotidiana, con tonnellate di «blablabla» e poche briciole di sostanza, quel che ci aspetta si chiamano Europei di calcio (10 giugno-10 luglio) e Olimpiadi di Rio de Janeiro (5-21 agosto).

È «l’estate di fuoco» che capita ogni quattro anni, quella in cui finiti gli Europei partono a raffica i raduni di serie A, e tra uno scatto di Bolt e una bracciata di Federica Pellegrini parte la Coppa Italia, e poi il campionato quando più di mezza Italia ha ancora il costumino addosso e paletta e secchiello nel bagagliaio della station wagon. Però sarà quantomeno un’estate da non consegnare alla noia, sportivamente immaginando. La Nazionale di calcio partirà, come sempre, tra le polemiche. Conte sarà in panchina, non si sa quanto (ma tanto, di sicuro) pensando al Chelsea prossimo futuro, praticamente presente. La squadra perde pezzi uno dopo l’altro, e ancora non si sa chi sarà l’attaccante vero dell’Italia. Certo non è una punta, ma segnaliamo al ct che Alejandro Gomez, a dispetto di nome, accento, fattezze e tutto il resto, è cittadino italiano a tutti gli effetti. Per dire, magari può essere utile. Ma magari anche no, secondo Conte, e allora vedremo come se la caverà una Nazionale che comunque, in partenza, non è certo una squadra di fuoriclasse.

Presumibilmente, potrebbero andar meglio le Olimpiadi, dove salta sempre fuori qualche sconosciuto che sgobba per quattro anni allenandosi in silenzio e poi di colpo vince un oro, e tutti s’appassionano e per cinque minuti non possono fare a meno della sua disciplina.

Bergamo, per ora, non può sorridere: solo due qualificati, e prospettive che onestamente non sono brillantissime. Di sicuro ha un problema la pattuglia italiana, con una parte che si schiera apertamente contro Alex Schwazer e dunque contro le regole che consentono al marciatore, che ha pagato il suo conto per intero con la giustizia sportiva, di tornare alle gare anche in un’Olimpiade. Di polemica in polemica, e speriamo anche festeggiando qualche vittoria, ci ritroveremo a dire che l’estate sta finendo. Sperando di poter assegnare una medaglia d’oro a chi, nel frattempo, avrà dato un volto alla nuova Atalanta.

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