In inglese si dice «awkward»
Imbarazzante: come comportarsi

In inglese si dice «awkward», in italiano «imbarazzante»: la sostanza è la stessa. Guardi una persona disabile, non sai come comportarti. È il momento in cui fare la mossa sbagliata può ferire qualcuno, farlo sentire «diverso».

In inglese si dice «awkward», in italiano «imbarazzante»: la sostanza è la stessa. Guardi una persona disabile, non sai come comportarti. È il momento in cui fare la mossa sbagliata può ferire qualcuno, farlo sentire «diverso». Non è un caso che capiti più spesso con persone che per qualche ragione riteniamo «diverse» (non solo quelle con disabilità).

Ma è una questione di sguardi, di emozioni, di sensibilità: lo spiega con disarmante chiarezza e in modo divertente la campagna dell’organizzazione britannica «Scope», che ha stilato cinque semplicissime regole di comportamento per evitare di offendere, anche senza volerlo, una persona con disabilità.

Per mostrarle in modo ancora più chiaro ha girato alcuni video brevissimi e frizzanti, ritmici come spot pubblicitari. Ognuno si conclude con un divertente quiz. La regola maestra da tenere a mente è «ricorda che sono persone, proprio come te». Scontato? Magari lo fosse. E poi: «Non far supposizioni circa quello che ciascuno può fare, su come vive o come la sua disabilità lo condiziona».

A queste supposizioni (in senso negativo potremmo anche chiamarle «pregiudizi») e agli stereotipi sulle persone con disabilità è dedicato un capitolo del lavoro pubblicato da Scope. La terza regola invita alla chiarezza: «Non sei sicuro o hai bisogno di sapere qualcosa? Chiedi! Naturalmente con rispetto». Quarto principio: «accettare ciò che le persone disabili dicono di sé e della propria condizione. Ricordati che loro si conoscono meglio di quanto non possa conoscerli tu». E infine: «Ricorda che non tutte le condizioni sono visibili. L’epilessia, per esempio, non si vede».

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