L'ingegner Giuseppe Murnigotti
il bergamasco che inventò la moto

Giuseppe Murnigotti, chi era costui? Era un ingegnere bergamasco dell'Ottocento, morto ai primi del Novecento. Un ingegnere di Martinengo che nel 1879, sei anni prima di Benz, brevettò la motocicletta. Brevettò cioè un mezzo a due ruote funzionante con motore a quattro tempi che venne pure attentamente progettato e illustrato nel brevetto, un motore compatto che trasmetteva il movimento alla ruota anteriore mentre la ruota posteriore della motocicletta imprimeva la direzione e veniva manovrata dal conducente come una sorta di timone.

Murnigotti brevettò anche una via di mezzo fra motocicletta e automobile: un veicolo a tre ruote e con due passeggeri mosso da un motore simile a quello della motocicletta. Oggi il brevetto è custodito nel Museo industriale italiano nel volume 13 del Registro generale dei brevetti.

Scriveva Murnigotti: “La presente invenzione consiste nel mettere in moto un velocipede usando la forza sviluppata dai gas esplodenti, cioè sostituendo la forza di un motore a gas infiammabile a quella che fa il velocipedista”.

Ma Murnigotti non fu soltanto un inventore. Era un progettista civile di talento. Suoi sono due progetti per la sistemazione del centro di Bergamo, tema che era molto sentito nella Bergamo postunitaria e che approdò a soluzione con il progetto di Marcello Piacentini, quello che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi lungo il Sentierone.

Ma Piacentini recepì numerose idee già presenti nel progetto che Murnigotti presentò al consiglio comunale della nostra città nel 1892 e che sollevò un'ampia e profonda discussione in consiglio, fra i cittadini e sulle pagine dei giornali cittadini dell'epoca.

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