Altri Percorsi, al Donizetti
va in scena il «Big Bang»

Penultimo appuntamento per la stagione di Altri Percorsi al Teatro Donizetti:
giovedì 8 aprile alle 20.30 andrà in scena «Big Bang», una ricerca sugli inizi nell'accezione più universalmente allargata del termine. Lo spettacolo è di e con Lucilla Giagnoni, un'artista particolarmente cara al pubblico del teatro di Bergamo. Bing Bang è stato realizzato con la collaborazione al testo di Maria Rosa Pantè e alla drammaturgia scenica di Paola Rota. Musiche originali di Paolo Pizzimenti e scene e luci di Massimo Violato. La produzione è della Fondazione Teatro Piemonte Europa e Torino Spiritualità
con il Patrocinio dell'Unesco.

La trama
Come si rapporta l'uomo all'infinito? Da quando è stato abbattuto il sistema tolemaico, come si pone al centro dell'universo? L'immagine del cosmo teorizzata da Keplero e Galileo, la nuova visione dell'uomo che ha dato vita nel 1600 a capolavori quali l'Amleto di Shakespeare e il Don Chisciotte di Cervantes, è ancora attuale? Dall'incontro tra Fondazione Teatro Piemonte Europa e Torino Spiritualità nasce Big Bang, un progetto a cura di Lucilla Giagnoni che vuole essere un'indagine sull'essere umano a partire da questi quesiti.

Si tratta di una ricerca sugli “inizi” nell'accezione più universalmente allargata del termine. Se per uno dei suoi più recenti spettacoli, Vergine Madre, l'attrice metteva in scena una riflessione sulla Divina Commedia di Dante Alighieri, con questo nuovo allestimento riparte da quel percorso: la parola chiave di Big Bang è, infatti, “stelle”, ultima parola, profetica, della stessa opera dantesca. Rispetto a quanto accade nella società contemporanea, in cui i tempi e gli spazi sono misurati in miliardi di anni luce, in cui l'incommensurabile è divenuto un dato di fatto, Lucilla Giagnoni suggerisce un percorso inverso, trasmette una sensazione opposta: sempre più raramente si alzano gli occhi al cielo a cercare una stella, l'infinito diventa esperienza esclusiva di poeti, teologi e scienziati. «In concreto chi si pone queste domande è una donna, una madre.

Le risposte sono quelle della religione, la nostra tradizione biblica, in particolare i brani della Genesi che narrano la creazione; quelle della poesia e del teatro seguendo la visionarietà metafisica di Dante e la concretezza delle passioni umane in Shakespeare; infine quelle della scienza attraverso

la figura di Einstein che compendia le ricerche della fisica sull'infinitamente grande e infinitamente piccolo. Il percorso teatrale intreccia questi tre linguaggi, le loro risposte, si accosta il paradosso del gatto vivo gatto morto (meccanica quantistica) all'essere o non essere di Amleto; il tema del tempo viene esemplificato dall'ansiosa attesa di Giulietta; la materia oscura è anche nelle parole di Lady Macbeth e la luce è sostanza dell'ultima parte del canto XXIII del Paradiso».

Lucilla Giagnoni
A diciannove anni Lucilla Giagnoni entra nella Bottega di Vittorio Gassman a Firenze, dove ha la possibilità di lavorare con Jeanne Moreau. Dal 1985 al 2002, al fianco di Marco Paolini, Laura Curino, Eugenio Allegri e altri grandi attori, scrive una delle pagine più interessanti del teatro di narrazione italiano prendendo parte all'esperienza di Teatro Settimo, sotto la guida di Gabriele Vacis. Collabora, poi, con diversi registi teatrali e costruisce parallelamente un proprio percorso personale, a cui lavora per dieci anni, percorso che si sviluppa anche attraverso ricerche e laboratori teatrali tenuti in tutta Italia e che comprende gli spettacoli Atlante, Nudo su paesaggio, Manuale per fondare una città e Terra d'acqua. Per il M.A.S. Juvarra di Torino ha realizzato gli spettacoli Othello e Vergine Madre, Premio Persefone alla drammaturgia nel 2007. Autrice di trasmissioni radiofoniche e televisive per RAI, RAISAT e NETSYSTEM, tra cui Lucilla G, ha partecipato al progetto radiofonico Teatri alla radio, diretto da Luca Ronconi.


Costo dei biglietti
da 11 a 14 euro più diritto di prevendita del 10%.
Per informazioni sugli spettacoli
tel 035.4160678
da lunedì a venerdì 9.00-12.00 e 15.00-17.00
www.teatrodonizetti.it

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