«Spirito del pianeta» a Chiuduno
Gruppi etnici da tutto il mondo

Compie dieci anni «Lo spirito del pianeta», l'unico festival etnico in Italia con gruppi etnici da tutto il mondo «non professionisti» ma custodi di culture che stanno scomparendo, testimoni esclusivi di culture orali. Il festival è in programma al polo fieristico di Chiuduno da giovedì 27 maggio a domenica 6 giugno (infoline 347.5763417, www.lospiritodelpianeta.it).

Tutti gli spettacoli a ingresso gratuito. Presente struttura al coperto che garantirà la realizzazione degli spettacoli anche in caso di maltempo. Come sempre verranno allestiti diversi punti ristoro all'interno del Polo fieristico, quasi tutti legati alla cucina etnica.

Gli spettacoli che i vari gruppi invitati proporranno al pubblico saranno a base di canti, danze, performance che non sono affatto mere coreografie. Canti e danze che rappresentavano - e rappresentano - momenti fondamentali nella vita di questi popoli.

Quest'anno i gruppi che animeranno il festival sono i seguenti; Incas dal Perù Hawasupai (indiani d'America Arizona), Maoori dalle Isole Hawaii, Saor Patrol dalla Scozia, Gruppo etnico dalla Siberia del sud, Gruppo etnico Apache, Gruppo etnico Eygunychvan dalla Kamchatka, Dulsori dalla Corea del Sud, Gruppo etnico Urunana (Ruanda), Gruppo etnico Altam Repubblica di Altam.

Oltre agli spettacoli (tutti in esclusiva per l'Italia), ci saranno numerose attività parallele Ogni giorno saranno attivi numerosi laboratori per bambini e non solo. Alcuni artigiani tradizionali italiani mostreranno le loro tecniche e realizzeranno alcuni laboratori per il pubblico (presso lo spazio gruppi, e nel villaggio etnico nel parco). Al villaggio etnico sarà presente un accampamento di tende dei nativi americani (teepe) dove alcuni Apache e Navayo dell'Arizona creeranno varie attività. Un accampamento celtico e medioevale con laboratori sarà presente per tutto il festival.

Ogni giorno sarà aperta una cucina regionale ed etnica con 900 posti a sedere al chiuso o all'aperto. Saranno presenti ristoranti etnici. Ogni giorno saranno presenti oltre 90 espositori con artigianato etnico. Ogni attività sarà garantita al coperto. Gli spettacoli e le conferenze saranno tenute nel palazzotto dello sport all'interno del centro.

Ma non è tutto. Dopo la tradizionale accensione del fuoco (giovedì 27 maggio, ad apertura del festival), si proietterà il film «La punta della lancia», storia vera degli anni Cinquanta sul contatto avvenuto tra bianchi e una tribù di indios dell'Amazzonia dell'Equador.

Alla proiezione seguirà una conferenza dibattito con l'attore indio protagonista del film per portare una esperienza unica come testimonianza viva di questa esperienza. Sabato 29 maggio, prima del gruppo del Ruanda, ci sarà una conferenza della Sigra Yolande Mukagasana, candidata per il 2010 al Premio Nobel per la pace dopo aver scritto il libro «La morte non mi ha voluta» sulla propria esperienza tragica del genocidio del Ruanda dove la sua famiglia è stata sterminata.

Domenica 6 giugno sarà ospite un rappresentante della cultura mapuche del Cile che porterà la testimonianza di un popolo ancora vivo e in difficoltà di sopravvivenza a causa anche di una società italiana che ha rilevato la possibilità di produrre energia elettrica… con un piccolo dettaglio: per produrla bisognerà allagare l'intera regione abitata per migliaia di anni dai Mapuche, dove sono seppelliti i loro antenati.

Ci saranno inoltre una ricostruzione di un villaggio di Indiani d'America che mostrerà momenti di vita quotidiana, un accampamento celtico-medioevale, laboratori gratuiti per bambini con le culture incas, celtiche, senegalesi, azteche, apache e di numerosi artigiani italiani. Ristoranti regionali, un ristorante sudamericano e vegetariano, per arricchire la possibilità di provare piatti particolari e per facilitare il pubblico. Bus navetta gratuiti da e per Bergamo (Piazza del mercato Malpensata), e bus navetta gratuito dalla zona industriale.

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