I Pooh al Creberg tutto esaurito
Macchina da guerra musicale

Tornano i Pooh a Bergamo, venerdì 11 e sabato 12 al Creberg Teatro (inizio ore 21), esaurito da tempo. Non ci sono più biglietti da settimane e questo la dice lunga sul successo che accompagna l'inossidabile band. Una vera e propria macchina da guerra musicale.

Tornano i Pooh a Bergamo, venerdì 11 e sabato 12 al Creberg Teatro (inizio ore 21), esaurito da tempo. Non ci sono più biglietti da settimane e questo la dice lunga sul successo che accompagna l'inossidabile band.

Parliamo con Roby Facchinetti, nonno a venire, dopo che si è diffusa la notizia che Francesco aspetta un bimbo dalla compagna Alessia Marcuzzi. «Sono felicissimo, sapere che mio figlio diventa papà mi entusiasma. Una nascita è sempre un dono di Dio. Ma non chiamatemi nonno. La parola la trovo superata: andrebbe riveduta e corretta. Io ho deciso di definirmi "paparone"».

Intanto i Pooh vanno avanti come una macchina da guerra. Con Stefano, senza Stefano, con Steve Cerrone e senza, la band va a mille. L'ultimo disco «Dove comincia il sole» ha venduto bene in tempi di crisi, e i concerti registrano il sold out quasi ovunque.

«Rappresentiamo un pezzo di storia e fortunatamente una storia importante. Non abbiamo mai mollato, con Stefano e senza Stefano, con Fogli e senza Fogli, siamo sempre andati avanti e non ci siamo concessi il lusso di deludere il pubblico. Siamo rimasti sempre al pezzo».

«Quando Stefano D'Orazio ha deciso di andarsene avevamo due strade davanti: o mollare tutto, e non sarebbe stato giusto per noi, per la storia stessa del gruppo, per il nostro pubblico, o andare avanti con la voglia di riaffermare un'identità. Siamo riusciti a ritrovare una chiave che oggi ci sembra proprio quella giusta».

«Non sempre - continua Roby Facchinetti - accade di riuscire a tradurre in canzoni quello che hai in testa. Invece è nato un disco che ci rappresenta per quel che siamo ora».

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