Il Festival pianistico sfida la crisi
e chiama i grandi della musica

A Roma è stata presentata - giovedì 10 febbraio - la 48ª edizione del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo. Un festival che sfida la crisi e chiama i grandi della musica. Protagonisti saranno due titani: Liszt e Mahler. Al Donizetti debutto il 1° maggio.

A Roma è stata presentata - giovedì 10 febbraio - la 48ª edizione del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo. Un festival che sfida la crisi e chiama i grandi della musica. Protagonisti saranno due titani: Liszt e Mahler. Al Donizetti debutto il 1° maggio.

Il direttore artistico del Festival pianistico, Pier Carlo Orizio, illustrando nell'aula magna del Pontificio consiglio per i laici, in territorio vaticano, l'edizione quarantottesima ha presentato così i due protagonisti: «Grandissimi compositori. Liszt più vicino alla storia del nostro Festival».

La sua forte impronta pianistica permane - spiega Orizio -, ma ormai si è assunto anche il compito di «supplire in qualche modo alla mancanza di una importante stagione sinfonica a Bergamo e a Brescia». Dunque ascolteremo pure Mahler, con «ben quattro gigantesche sinfonie».

Il Pianistico di solito non ama seguire troppo la moda (anch'essa decadente) degli anniversari, ma quest'anno si contano due secoli dalla nascita di Liszt e uno dalla scomparsa di Mahler, e verranno ricordati. Se è vero che molti pianisti oggi «Liszt non lo eseguono, lo considerano solo un grande virtuoso e non altro» ci penseranno Olga Kern (con un concerto inedito al Teatro Sociale, il 4 maggio), Massimiliano Motterle, Boris Berezovsky a farci cambiare idea.

Lupu, Sokolov, Schiff - pianisti top - suoneranno invece ciò che a loro aggrada, liberi dai due binari monografici. Il presidente Andrea Gibellini ricorda anche, qui a Roma - dove visse i suoi ultimi anni nelle vesti di abate cattolico - «il Liszt sacro, quello dei Salmi e delle Messe».

E si dice fiero di poter schierare di nuovo, quest'anno, alcune fra le «orchestre più importanti del mondo, mantenendo una qualità artistica molto elevata e nel contempo confermando il nostro tradizionale rigore amministrativo», abituato a conseguire «pareggi di bilancio».

Uto Ughi (dal 6 al 28 maggio) curerà un progetto per avvicinare i giovani alla musica classica, ancora da definire: spiegherà ai ragazzi il concerto di Beethoven che eseguirà a Bergamo il 26 maggio con l'Orchestra del Festival diretta da Orizio (appuntamento legato alle celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia), e ci saranno prove aperte, incontri con artisti, conferenze, concerti tematici.

Il via a Bergamo il 1° maggio con un grande appuntamento: Daniel Harding condurrà la Swedish Radio Simphony Orchestra nella Sinfonia n. 9 di Mahler.

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