«Sorelle d'Italia»: in scena
l'inestricabile disunità d'Italia

«Sorelle d'Italia», e non si può neppure fare la rima fratelli-coltelli. Ma il senso è questo: Veronica Pivetti e Isa Danieli, applaudite sabato al Creberg Teatro da circa 500 spettatori, portano in scena l'inestricabile disunità d'Italia. Il lato migliore - il lato A, come nei vecchi 45 giri - è la rivisitazione di un favoloso repertorio d'avanspettacolo e cabaret: Fanfulla e Viviani, «Nostalgia de Milan» e «Napul'è», Jannacci e Pino Daniele.

Il lato B è l'Italia spaccata in due intorno al 2061, con il Nord comprato dagli arabi e il Sud dai tedeschi: banale, dopo tutto. Pivetti e Danieli duellano meglio mentre frugano nelle rispettive tradizioni, che quando inscenano la secessione.

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