«Montagne in guerra»:
al Rifugio Bozzi Alessio Boni

Domenica 7 agosto riprende, alle pendici dell'Adamello, «Passi nella Neve», la manifestazione, giunta ormai alla sua sesta edizione, che si prefigge lo scopo di ricordare e commemorare le vicende della prima guerra mondiale. E il protagonista sarà Alessio Boni.

Domenica 7 agosto (ore 8,30) riprende, alle pendici dell'Adamello, «Passi nella Neve», la manifestazione, giunta ormai alla sua sesta edizione, che si prefigge lo scopo di ricordare e commemorare le vicende della prima guerra mondiale. E il protagonista sarà Alessio Boni.

I tanti appassionati di montagna e di teatro, potranno quindi rivivere l'indimenticabile esperienza degli anni passati al Rifugio Bozzi (2.475 metri) in località Montozzo (Ponte di Legno-Brescia): il lungo cammino per raggiungere il luogo di spettacolo percorso fianco a fianco, lo sfondo delle trincee della prima guerra mondiale e il silenzio quasi surreale della montagna nelle prime ore del mattino.

Al centro di questo palcoscenico naturale Alessio Boni accompagnerà il pubblico in un viaggio alla scoperta della vita di quei giovani, rubati alle loro case e alle loro vite e portati al fronte, racconterà la storia di quegli Alpini in Montagne in guerra un testo che Carla Bino ha predisposto ispirandosi a La guerra nella montagne di Rudyard Kipling.

Dopo Luigi Lo Cascio e Fabrizio Gifuni, la presenza di Alessio Boni a Passi nella neve completa la triade dei giovani attori protagonisti de La meglio gioventù, il film di Marco Tullio Giordana che nel 2003 si impose a Cannes nella sezione Un Certain Regard. Un caso? No, una scelta precisa. La volontà di rendere omaggio alla nostra meglio gioventù, quella il cui sacrificio permise di completare la riunificazione dell'Italia annettendo Trento, Trieste e i loro territori.

Piccole storie nella grande storia, vissute con l'incoscienza dei ventenni; piccole guerre nella Grande guerra, affrontate da giovani scapestrati, con il carattere tosto e lo sguardo inflessibile, come Rudyard Kipling definì gli Alpini.

Giovani uomini che avrebbero probabilmente gradito vivere in pace, senza conoscere il morso del rimpianto per la casa e gli affetti lasciati per il fronte. Giovani uomini che esprimono con tenerezza l'amore per i beni e i paesaggi forse perduti per sempre. Giovani uomini visti da uno sguardo straniero ed ascoltati cantare quelle loro canzoni concrete e malinconiche, vere come la montagna in guerra.

INFORMAZIONI Fino a venerdì 5 agosto al numero 030.3759792 Orari: dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 Info su www.adamelloski.com

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