Al via la sfida a suon di lettere
Festival epistolare all'8ª edizione

Un concorso (inter)nazionale con sede a Milano ma una «testa» tutta bergamasca. È giunto all'ottava edizione il «Festival delle lettere», «sfida epistolare» aperta a tutti coloro che desiderano misurarsi con carta e penna.

Un concorso (inter)nazionale con sede a Milano ma una «testa» tutta bergamasca. È giunto all'ottava edizione il «Festival delle lettere», «sfida epistolare» aperta a tutti coloro che desiderano misurarsi, nell'era di email e sms, con carta, penna, busta e francobollo. Il tema scelto, quest'anno, dal Comitato artistico è: «Lettera a un italiano». «L'idea è nata da due bergamaschi», conferma il presidente del Festival, Luca Carminati: «il sottoscritto e Marco Corbani, direttore artistico. Il festival è nazionale e raccoglie lettere anche di italiani all'estero. Da due anni si è interessata al concorso anche RaiInternational, tanto che nel Bando viene riconosciuta una categoria specifica per la migliore lettera dall'estero». Perché questo tema? «È più che mai necessario, oggi, ritrovare un'identità nazionale, al di là del fatto che si stiano concludendo le celebrazioni per il 150° dell'Unità. Oggi non è un momento solo di celebrazioni: dobbiamo ritrovare compattezza di valori e di impegno».

Come tutti gli anni, e conformemente ad attese e auspici degli organizzatori, il tema sarà poi declinato nella maniera più libera, aperta ed inventiva dai partecipanti. Il comico Alessandro Betti, intervenuto alla cerimonia di chiusura della scorsa edizione, ha interpretato la «Lettera a un italiano» come «Lettera all'Italiano», la (bistrattata) lingua nazionale. «Siamo abituati a leggere lettere che non interpretano il tema alla lettera – prosegue Carminati –. Nel 2009 il tema era "Lettera a uno straniero". Ha vinto la lettera di una madre che, trent'anni dopo, scrive al figlio che tiene in grembo. Nel 2006 il tema era "Lettera al tuo Dio": una ragazza ha scritto alla sua bilancia. Soffriva di anoressia».

Scrivendo a mano, «si comunica anche con la calligrafia: nessuno di noi scrive mai nello stesso modo. La forma grafica viene influenzata dall'umore. La lettera a mano comunica molte più cose». Il Festival, aggiunge Carminati, «quest'anno è stato "scoperto" da parecchi: l'11 novembre siamo stati invitati al Teatro Valle di Roma, l'11 gennaio al Roxy Bar a Londra, dove sono state tradotte e interpretate alcune delle nostre lettere più belle. Ci sarà anche una puntata a Venezia, speriamo in occasione del Festival…». Oltre al tema dell'anno, le categorie in gara per l'edizione 2012 sono: «Lettera a tema libero»; «Lettera Under 14»; «Lettera dal cassetto» (inviare fotocopia di lettera di proprietà del mittente ricevuta prima del 1° gennaio 1992).

Per partecipare al concorso è necessario spedire le lettere, con la scheda di partecipazione scaricabile dal sito, entro il 30 giugno 2012, a: Festival delle Lettere Via S.G.B. De La Salle 4a, 20132 Milano (Info e bando di concorso: www.festivaldellelettere.it). «Noi dell'Associazione – spiega il presidente – leggiamo tutte le lettere inviateci. Per ogni categoria scegliamo le 10 che riteniamo più belle, riguardo ai contenuti, alla capacità di suscitare emozioni. Poi le passiamo alla Giuria, dove siedono personaggi noti, come Mario Calabresi, direttore de "La Stampa", o gli editori Rosellina Archinto e Roberta Einaudi. Anche loro usano il nostro stesso criterio».

Ad oggi «sono già arrivate un centinaio di lettere. La scorsa edizione, alla fine, erano 2.431». Altro elemento tutto bergamasco: «Un premio che, sin dal primo anno, aggiudichiamo noi dell'Associazione, intitolato a mio padre, Ettore Carminati, giornalista che ha lavorato anche all'"Eco", primo direttore di "Radio Bergamo", caporedattore centrale del "Giorno", direttore del "Nuovo Giornale di Bergamo". Tra tutte le lettere che arrivano premiamo la più efficace, la più suggestiva, sul tema de "La libertà"».

Vincenzo Guercio

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