Nove giorni di arte al femminile
Domina Domna piace al pubblico

Nove giorni di teatro, musica, cinema, incontri, immagini e parole. Nove giorni di arte al femminile. Domina Domna, la rassegna culturale del Polaresco, ha chiuso i battenti della prima edizione con una buona risposta di pubblico e tante proposte originali in un programma vario e di qualità.

Nove giorni di teatro, musica, cinema, incontri, immagini e parole. Nove giorni di arte al femminile. Domina Domna, la rassegna culturale del Polaresco, ha chiuso i battenti della prima edizione con una buona risposta di pubblico e tante proposte originali in un programma vario e di qualità.

Un programma che era fondato sulla presenza di alcune artiste bergamasche, affiancate però da altre provenienti da fuori provincia o dall'estero, come la sorprendente francese di Nantes Claire-Lise Daucher, capace di mettere in scena un suggestivo spettacolo di teatro-danza, che ha richiamato un pubblico numeroso per un evento di grande impatto emotivo.

“Siamo soddisfatti di questa prima edizione – spiega la coordinatrice del progetto Laura Lucafò – perché abbiamo capito che è stato apprezzato l'impegno che abbiamo profuso nel portare a Bergamo qualcosa di nuovo. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti, in particolare quello di concentrare in un unico spazio tante forme di espressività. Il Polaresco è diventato una sorta di casa dove il pubblico è stato completamente abbracciato dalla cultura al femminile. Abbiamo ricevuto gli stimoli giusti per continuare il prossimo anno su questo percorso, cercando di migliorarci ulteriormente”.

Da ricordare c'è molto, nella rassegna organizzata dall'associazione ‘La scatola delle idee' di Torre Boldone e patrocinata dal Comune di Bergamo. Come l'impegno sociale di Candelaria Romero, attrice argentina ma ormai orobica d'adozione, che ha puntato l'accento sul diritto dei popoli indigeni a difendere le loro vite e il loro territorio. Il teatro era la colonna portante della rassegna e lo si è visto fin dalla prima sera, quando le tre ragazze de LesMisensamble hanno portato sul palco ‘Way to Blue'. Ma non è mancato uno spazio cinema, con l'intervento dei ragazzi di aPelle che hanno proposto un originale omaggio recitato al cinema delle donne, nella stessa serata della proiezione del film ‘Et mondana ordinare' della regista bergamasca Daniela Persico.

La musica ha accompagnato due serate, la prima con un elegante omaggio a Edith Piaf eseguito dai Ménage à trois, la seconda in chiusura, con il palco aperto e il flamenco del Trio Andaluz. Molto apprezzati e seguiti gli incontri-dibattito con Silvia Camilotti (la letteratura scritta in lingua italiana da migranti), con l'associazione Oikos Onlus e con le ospiti del condominio Mater. Nel corso dei nove giorni, inoltre, sono rimaste attive dalle 18 alle 24 la mostra di scultura e pittura ‘Impronte di donna' e quella fotografica ‘I colori dell'iride'. Un esperimento da ripetere, per dare voce e spazi alla creatività al femminile.

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