Neverlab al Tamburlano di Solza
Sul palco Matteo Bonfanti

La stagione di Neverlab al Circolo Sociale Tamburlano di Solza arriva al penultimo appuntamento e lo fa con uno di quei live da cui non si sa cosa aspettarsi. Sabato 25 maggio alle 21.30 sul palco ci sarà Matteo Bonfanti.

La stagione di Neverlab al Circolo Sociale Tamburlano di Solza arriva al penultimo appuntamento e lo fa con uno di quei live da cui non si sa cosa aspettarsi. Sabato 25 maggio alle 21.30 sul palco ci sarà Matteo Bonfanti.

Per una volta infatti il palco-gabbia del locale dell'Isola potrebbe essere utile più come gabbia che come palco, per contenere la follia contagiosa di un verso outsider della scena musicale bergamasca.

Giusto per intenderci: l'ultima volta che ha suonato per Neverlab, al Parco della Trucca di Bergamo l'anno scorso, il tutto è finito con una riffa in cui il nostro ha messo in palio le ultime uscite delle più grandi star del firmamento musicale italiano. Matteo Bonfanti è fatto così: tanto genio, ma ancor di più sregolatezza. Cantautore con due dischi all'attivo (“Vinicio” e “Finto jazz”) in cui mischia malinconia e ironia, performer situazionista, e soprattutto fautore di improvvisate e irresistibili situazioni comiche in cui il confine fra esserci e farci è labile, anzi di più. Difficile inquadrarlo in qualche riferimento se non in quello di una creatività estremamente libera e vitale, che fa ridere, e tanto. Per la serata di Neverlab in Tamburlano Matteo ha annunciato una performance speciale. Chissà che cosa accadrà: per saperlo basta attenderlo nella gabbia.
www.myspace.com/bonfantieimaledetti

Info:
Circolo Sociale Tamburlano - Solza (BG), p.zza Colleoni 6
Ingresso con tessera associativa gratuita (valida per tutti gli eventi) www.neverlab.it
www.tamburlano.it

Matteo Bonfanti - Biografia
Figlio di figli dei fiori, poveri, ma dalla grande dignità, Matteo Bonfanti nasce a Lecco il 15 febbraio del 1977. La giornata è nuvolosa, il clima è freddo e la speranza in famiglia è ai minimi termini anche perché l'estrema sinistra italiana è (come spesso accade) in profonda crisi. Ma i veri guai per i Bonfanti devono ancora venire perché Matteo nasce con i capelli rossi, carattere che porta un'incredibile sfortuna a chi lo guarda, una malasorte addirittura doppia rispetto a quella arrecata dalla vista di un gatto nero intento ad attraversare la strada. E, in termini di sfiga, i Bonfanti non si fanno mancare mai nulla: oltre al figlio fulvo, nelle mura della casa paterna, al numero dieci di via Boccaccio, trova rifugio Tommi, micio all blacks dall'impressionante cattiveria, soprattutto nei confronti dei bambini con grossi problemi fisici. Il rosso e il nero attirano sui Bonfanti ogni tipo di sventura. In pochi mesi la famiglia perde la sua unità, padre e madre si separano, lasciando il piccolo Matteo nelle grinfie della sorella, Chiara, bellissima e simpatica e, in gioventù, attratta da un sano sadismo, passione che la porterà dieci anni dopo a cercare di finire il fratello lanciandogli ripetutamente in testa una sedia di legno massiccio, probabilmente dell'Ikea. Matteo si salva, pur perdendo completamente l'udito, e decide che è venuto il momento di andare. Raccoglie i suoi stracci cenciosi e parte con la chitarra Yamaha, prezioso dono di Sandro Bonfanti, per tutti Sandrino, lo zio ricco che vive in America, lavorando nei sobborghi di New York, forse in modo illecito, ma comunque senza far male a nessuno. La musica è la svolta. Nel suo girovagare lungo le rive del fiume Adda, Matteo incontra tanti allegri musicisti: Claudio, Dritto, Nik, Teti, Breso, Mauri, Isa, Vito, Sergio, Leo e Manuelieta (vascrittotuttoattaccato). Nascono i Maledetti Orchestrali del Futuro Liscio Italiano, nome poi abbreviato per questioni di spazio nel più immediato Maledetti, tutti ragazzi bravissimi a giocare a pallone. Con loro Matteo realizza due dischi, Vinicio (che contiene la hit Plaza de Mayo) e Finto Jazz, entrambi editi dalla preziosa Cinedelic di Cattolica. Ora Matteo Bonfanti e il maledetto più affascinante (il già citato Claudio Sala) stanno lavorando al terzo album del giovane cantautore di umili origini lecchesi. C'è già il titolo, “canzoni per quando farà caldo”, mancano più o meno cinque pezzi che il duo ha promesso ai tanti fans oltremanica di scrivere direttamente sabato 25 maggio, tra una pausa e l'altra del concerto al Circolo Tamburlano di Solza.

I prossimi appuntamenti: 01/06 Alessio Lega 

Neverlab

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