Al via il Festival del cinema d'arte
Anna Galiena grande protagonista

Ha preso il via venerdì sera 16 luglio la nona edizione del Festival Internazionale del Cinema d'Arte, che si svolgerà fino al 24 luglio in Piazza Mascheroni in Città Alta. La serata è stata coronata dalla presenza dell'attrice Anna Galiena, elegante interprete del cinema internazionale, giunta appositamente da Parigi per ritirare l'Award alla Carriera - Premio Le Mura d'Oro che il Festival ha voluto tributarle.

Sul palco a fare gli onori di casa Maria Elena Baroni, responsabile delle relazioni esterne del Festival, che ha ringraziato il pubblico presente e ha sottolineato l'importanza di essere arrivati alla nona edizione grazie al contributo di Enti e sostenitori che hanno creduto nel Festival e del pubblico che ogni anno riconferma la sua presenza.

Parole di introduzione anche per il consigliere Giuseppe Petralia, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, che ha portato il suo saluto a nome del sindaco Franco Tentorio e ha sottolineato quanto sia rilevante per una città come Bergamo poter ospitare eventi di questo tipo.

Il frinire dei grilli che ha fatto di sottofondo alla serata è stato lo spunto per istituire un paragone ideale tra Bergamo e Taormina, città cara al consigliere, e tra i due rispettivi festival del cinema. Infine, Petralia ha ribadito il ruolo primario della manifestazione nel panorama culturale orobico, grazie agli interessanti appuntamenti che offre e alle personalità che ospita, tra cui spicca proprio Anna Galiena.

È così giunto il momento della vera protagonista della serata. Un personaggio che ha fatto del talento, dell'eleganza e della sperimentazione le caratteristiche delle sue interpretazioni, che ha dedicato tutta se stessa al cinema, distinguendosi per uno stile unico e sofisticato: Anna Galiena. Un video amarcord dei suoi più grandi successi l'ha introdotta tra gli applausi.

Ad accoglierla sul palcoscenico il giornalista e critico teatrale Piergiorgio Nosari, che ha poi condotto con lei un interessante dialogo. In un susseguirsi di citazioni e racconti di aneddoti, Anna Galiena ha ripercorso la sua carriera artistica, ricordando l'emozione di quando, ancora ragazza, frequentava l'Actor Studio con attori del calibro di Pacino, De Niro e Newman.

Ha poi raccontato del suo personalissimo metro che utilizza per la valutazione delle parti che sostiene: il primo impatto con la lettura del copione e una «vocina interiore» che, come un sesto senso, la guida nelle sue scelte. Rivedendo se stessa in interpretazioni anche molto lontane nel tempo ammette di rivedere un'altra Anna, diversa da quella di oggi.

Nessun rimpianto, però: qualsiasi percorso lei abbia intrapreso - ammette - è stata il naturale esito del particolare stadio della vita in cui si trovava. La determinazione l'ha portata da Roma a New York e quindi a Parigi, dove attualmente vive. Nei suoi progetti ancora molto cinema e molto teatro, due passioni di cui non riesce a fare a meno e un pensiero sempre pronto per la regia.

Ma prima di dedicarsi a questa strada, spiega sorridendo, dovrà ricevere ancora molti premi alla carriera. Il pubblico numeroso ha seguito l'appuntamento ammaliato dal fascino e dall'eleganza che l'attrice emana. In chiusura, è stato proiettato il film «Amor nello specchio» di Salvatore Maira, in cui Anna Galiena recita da protagonista.

Un film d'arte che proietta subito nel vivo del Festival, attraverso il racconto delle vicende di una compagnia teatrale attiva alla corte dei Gonzaga e della genesi della commedia «Amor nello specchio», ispirata alle vite del capocomico e degli attori. Un'opera di gusto barocco che mette in scena il rapporto tra arte e vita, preludio seicentesco alla nascita del cinema.

Una serata inaugurale importante e densa di tanto di contenuti quanto di emozioni, che ha dato il via nel migliore dei modi a una kermesse cinematografica e culturale ricca di sorprese. Un'edizione, questa, che prosegue con numerosi appuntamenti collaterali come quello di questa sera, domenica 18 luglio, dedicato alla Svizzera.

Un momento di confronto e dialogo tra culture, una sorta di gemellaggio in cui i due Paesi uno di fianco all'altro si incontreranno e metteranno in comune i loro punti di forza. Una serata in cui la cultura Svizzera si presenterà nelle sue peculiarità, con i suoi suoni, le sue immagini e le sue tradizioni.

A fare da sottofondo musicale alla serata sarà il gruppo Third Reel, che riflette nella sua composizione lo spirito del gemellaggio tra Italia e Svizzera: è infatti formato dal sassofonista ginevrino Nicolas Masson, dal chitarrista ticinese Roberto Pianca e dal batterista bresciano Emanuele Maniscalco.

A seguire, breve esibizione del gruppo folkloristico di corni alpini Haudegen. Ospite d'onore il Console Onorario di Svizzera per la Provincia di Bergamo Daniel Vonrufs: personaggio importante per sancire l'istituzionalità e il prestigio dell'appuntamento. Il programma della serata proseguirà con la proiezione di tre film di registi svizzeri pervenuti per il Festival, ma inseriti fuori concorso in questa sezione speciale per le loro peculiarità: «Villa Saluzzo-Serra: la latenza del visibile» di Adriano Kostenholz, «Larsen» di Carlo De Rosa e «Living-room dancers» di Bastien Genoux.

Tra i numerosi appuntamenti che accompagneranno queste nove serate del Festival, mercoledì 21 luglio sarà ospite Vittorio Sgarbi, per il terzo anno consecutivo presidente della giuria che ha selezionato i film per i due concorsi «Cinema d'Arte» e «Sottoventi». La serata avrà inizio alle ore 21. Ingresso gratuito.

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