Altman, speciale anteprima
Mercoledì 22 con Lab 80

Arriva nelle sale italiane il nuovo film di Ron Mann dedicato a Robert Altman, geniale regista e padre del cinema indipendente americano.

A Bergamo viene proiettato da Lab 80, in anteprima, mercoledì 22 ottobre, alle 21 all’Auditorium di piazza Libertà.

Altman offre uno sguardo sulla vita e le opere del grande cineasta, autore, tra gli altri, di «M*A*S*H», «I compari», «Nashville», «I protagonisti» e «Gosford Park». Deciso a non piegarsi alle convenzioni di Hollywood o ai suoi dirigenti, Altman si fece amici e nemici e il suo stile unico gli valse lodi in tutto il mondo, oltre a qualche critica feroce, permettendogli di dimostrare che è possibile fare film veramente indipendenti.

Il film esplora la vita e la carriera di Altman nelle sue molteplici sfaccettature: attraverso interviste rare, estratti da film rappresentativi, immagini d’archivio e riflessioni di familiari e dei suoi più noti collaboratori, racconta un uomo che fu anticonformista, ribelle, innovatore, sperimentatore, giocatore d’azzardo, folle, padre di famiglia, artista. Oltre che, naturalmente, uno dei registi più importanti e influenti della storia del cinema.

Lo stesso termine «altmaniano» è utilizzato per indicare uno stile cinematografico, caratterizzato da humor nero, coreografie caotiche, dialoghi sovrapposti e talvolta oscuri, trame a più livelli, personaggi iconoclastici.

Al film hanno preso parte diversi attori che furono importanti per il regista: Lily Tomlin, Robin Williams, Lyle Lovett, Julianne Moore, Elliott Gould, Sally Kellerman, Philip Baker Hall, Paul Thomas Anderson. E la vedova di Altman, Kathryn.

Per raccontare una storia che parte da un’infanzia relativamente agiata come figlio di un venditore di assicurazioni, in una rissosa Kansas City all’epoca della Depressione e del Proibizionismo, e poi passa alle decine di missioni militari di bombardamento nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale, alla lunghissima gavetta come regista di film industriali e commerciali, agli anni passati a lavorare in televisione. Un racconto che comprende il ritardo con cui emerse Altman come artista, estremamente spietato con l’opposizione, la sua successiva lenta caduta dalle grazie dello show business che lo portò a un esilio volontario in Francia e la sua risposta con una rimonta realizzata grazie ad una serie di film amati e accettati dalla stessa industria che lo aveva abbandonato.

«Altman è un autore molto caro a Lab 80 – spiega Angelo Signorelli, presidente dell’associazione cinematografica bergamasca -, gli abbiamo dedicato una retrospettiva alla fine degli anni ’70, quando non era ancora molto conosciuto in Italia. Ammiravamo la sua singolarità, il suo spirito anticonvenzionale, il suo cinema che scardinava i generi e il conformismo del cinema hollywoodiano».

Il costo dell’ingresso è di 7 euro per il biglietto intero, 6 euro con le riduzioni e 5 euro per i soci Lab 80. Per altre info clicca qui

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