Bergamo Film Meeting festeggia 40 anni

Cinema Il festival dal 26 marzo al 3 aprile alla Celadina. Ricco il programma in tutte le sezioni della mostra concorso che torna in sala dopo due anni «a distanza».

Bergamo Film Meeting – International Film Festival festeggia 40 anni. La «festa» si svolgerà dal 26 marzo al 3 aprile, preceduta dall’inaugurazione, venerdì 25 marzo, nello spazio Agorà della ex centrale elettrica di via Daste e Spalenga alla Celadina, con la proiezione speciale del film di Andrej Tarkovskij, «Stalker», presentato in un’edizione acusmatica (un sistema speciale di trasmissione immersiva del suono) a cura dell’Associazione Auditor. La quarantesima edizione del festival vede dunque anche il ritorno in presenza dopo due edizioni «a distanza» a causa della pandemia. Una doppia festa, insomma.

«La forza nella qualità»

«Noi oggi – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti alla conferenza stampa di presentazione del festival – siamo qui a celebrare la quarantesima edizione del Festival, sopravvissuto a ogni crisi, compresa l’ultima, la più drammatica. E, in questa occasione, mi piace sottolineare che in una città come Bergamo, che ha visto in questi anni la chiusura di molte sale cinematografiche, siano sopravvissute quelle che programmano cinema di qualità. A Bergamo sono sopravvissute le sale che hanno una programmazione di qualità e questo lo si deve anche al gusto e alla conoscenza del cinema che ha il pubblico bergamasco. Gusto formatosi grazie anche a questo Festival.Quindi: complimenti a Bergamo Film Meeting».

Festival, il regista e scrittore Davide Ferrario: «Questo quarantennale segna uno spartiacque: è giusto essere contenti di quello che si è fatto ma bisogna prendere atto che le regole del gioco dall’anno prossimo cambieranno. Non possiamo rimanere indifferenti al cambiamento epocale che sta avvenendo nel cinema, nella natura stessa del cinema e sono sicuro che Bergamo Film Meeting, così come era all’avanguardia 40 anni fa, riuscirà a lanciare lo sguardo oltre anche in questa occasione. L’epidemia di Covid 19 ha accelerato il processo di crisi storica del cinema, costringendoci oggi a chiederci che senso abbia un festival del cinema in sala. È una domanda che anche noi dovremmo porci fin dalla prossima edizione».

L’anteprima

Il direttore del Meeting, Angelo Signorelli, si è poi soffermato brevemente sull’anteprima con il film di Tarkovskij e sulla grande retrospettiva dedicata quest’anno al regista Costa Gavras autore – ha spiegato Signorelli – «di un cinema di opposizione, contro i regimi autoritari e totalitari con film molto spettacolari, non certo di nicchia. Film che andavano a smuovere le coscienze delle persone. Non un cinema semplice, ma quello di un autore che ha attraversato la seconda metà del 900 con una tensione civile, politica e sociale che credo valga la pena di seguire e conoscere».

Il programma

Ricchissimo il programma che, come sempre, riempirà le giornate del Festival: dalla Mostra Concorso (sette film europei in lizza per il Premio Bergamo Film Meeting) alla sezione dedicata ai documentari «Visti da vicino», dall’animazione a «Europe Now» dedicata quest’anno ai registi Danis Tanovic e Patrice Toye. E poi, ancora, anteprime, classici ed eventi speciali senza dimenticare la speciale sezione denominata «1983: l’anno del contatto», dedicata all’anno che ha visto nascere il Festival. Tutte le informazioni sul sito di Bergamo Film Meeting.

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