Bonatti riposa a Portovenere
accanto a Rossana Podestà

Walter Bonatti riposa sopra la roccia che guarda il mare, dentro una tomba di granito. Il mare è blu petrolio, trasparente, e si vedono i fondali. Quando questo mare si agita allora le onde si infrangono fragorose sugli scogli e la spuma schizza in alto e minuscole gocce trasportate dal vento arrivano fin qua.

Walter Bonatti riposa sopra la roccia che guarda il mare, dentro una tomba di granito. Il mare è blu petrolio, trasparente, e si vedono i fondali. Quando questo mare si agita allora le onde si infrangono fragorose sugli scogli e la spuma schizza in alto e minuscole gocce trasportate dal vento arrivano fin qua, sulla lastra di pietra.

Le ceneri del grande alpinista bergamasco - era nato al numero 2 di via Guglielmo d’Alzano, in città - non riposano all’ombra delle Orobie o di chissà quali vette, ma a Portovenere, accanto a quelle della compagna degli ultimi suoi trenta anni di vita, Rossana Podestà, attrice affascinante, protagonista di decine di film: la sua bellezza ha fatto sognare gli italiani degli Anni Sessanta, e non soltanto gli italiani.

Rossana Podestà è morta lo scorso anno, ha raggiunto a Portovenere il suo Walter che l’aveva lasciata esattamente tre anni fa, come oggi. Scriveva Tiziano Terzani che alla fine tutti i fili si riannodano.

Walter Bonatti ha girato il mondo, ma a Bergamo non è stato dimenticato. Oggi la piazza della sede del Club alpino, il Palamonti, è dedicata a lui. Nel 2002 la Provincia gli attribuì il «Premio Ulisse», nel 2011 fu il Comune di Bergamo a conferirgli la medaglia d’oro alla memoria per i suoi meriti alpinistici, ma anche per la sua attività di esploratore e giornalista che portò nel nostro paese le voci, le immagini degli ultimi lembi di mondo selvaggio, che presto avrebbe ceduto il passo.

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