De Sica, mattatore di fine anno
Tutto esaurito, c’è anche Panariello

Metti un San Silvestro al Creberg Teatro, con Christian De Sica. E con uno spettacolo fatto apposta, con qualche pillola di quello nuovo. E la sua orchestra. E il corpo di ballo. E l’ospite Paolo Conticini. Il risultato va persino al di là delle aspettative: 1500 posti tutti esauriti, un pubblico affezionato.

Metti un San Silvestro al Creberg Teatro, con Christian De Sica. E con uno spettacolo fatto apposta, con qualche pillola di quello nuovo. E la sua orchestra. E il corpo di ballo. E l’ospite Paolo Conticini. Il risultato va persino al di là delle aspettative: 1500 posti tutti esauriti, un pubblico affezionato (molti i suoi fan) e impaziente (quasi mezz’ora di ritardo all’inizio, per un incidente a Dalmine: il sipario si apre tra un «ooooh» generale di sollievo e un lungo applauso per De Sica), il buon assaggio (un po’ corto per alcuni: poco più di un’ora di spettacolo effettivo) di un varietà in costruzione.

De Sica distilla aneddoti, canzoni (dallo swing al rock), il ricordo del suo grande papà, battute. Invita sul palco e duetta con Conticini, con un numero da varietà d’altri tempi. Dietro le quinte, nel brindisi che la compagnia anticipa (mentre il pubblico in sala aspetta) compare Giorgio Panariello, che poi s’intrattiene con il pubblico dopo il «count-down». Molti applausi.

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