«È il sarcofago di Sant’Alessandro»
Lo prova uno studio archeologico

Ma quanto c’è di leggenda nelle storie riguardanti sant’Alessandro? Qual è la percentuale di verità oggettiva, storica riguardante il nostro patrono che proprio oggi festeggiamo? Davvero il corpo di Alessandro venne accolto da un sarcofago?

Ma quanto c’è di leggenda nelle storie riguardanti sant’Alessandro? Qual è la percentuale di verità oggettiva, storica riguardante il nostro patrono che proprio oggi festeggiamo?

Davvero il corpo di Alessandro venne accolto da un sarcofago che oggi è la base della mensa dell’altare di S. Alessandro in Croce (Pignolo)? Ed è plausibile che una giovane donna romana (Santa Grata) abbia raccolto il corpo del martire e lo abbia sepolto in un giardino sulla soglia del borgo Canale?

Tanti punti di domanda, ma anche delle risposte. Risposte interessanti che sono state fornite di recente anche da uno studio di Marina Vavassori, pubblicato nel volume 21 di Notizie Archeologiche Bergomensi.

Dice il parroco, don Valter Pala: «Lo studio di Marina Vavassori conferma quello che la tradizione ha sempre sostenuto, ricostruisce la storia del nostro sarcofago dalle sue origini. Conferma che l’arca è quella che venne rinvenuta nel 1561 sotto la basilica e che conteneva le reliquie di S. Alessandro».

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