È la settimana di Bergamo Jazz
Dopo il cinema, una scorpacciata di musica

Domenica il Bergamo Film Meeting si è concluso proprio con il passaggio di testimone a Bergamo Jazz. Nel proosimo fine settimana il clou degli eventi.

Bergamo Jazz 2019: da giovedì 21 a domenica 24 marzo numerosi artisti internazionali e giovani talenti si avvicenderanno nei teatri, nei musei, nelle strade e in locali dove la musica è di casa. Tutta la città di Bergamo sarà quindi coinvolta da una moltitudine di suoni e colori, grazie a un Festival, giunto alla quarantunesima edizione, a 50 anni esatti dalla prima, che da sempre è prestigiosa vetrina di una musica dalle molte facce e inflessioni linguistiche. Organizzato da Fondazione Teatro Donizetti con la Direzione Artistica dell’americano Dave Douglas, Bergamo Jazz Festival getta quest’anno uno sguardo alla musica africana, senza ovviamente trascurare nomi storici del jazz e le tendenze più avanzate di questa musica.

Giovedì 21 marzo
Il Teatro Sociale di Città Alta (ore 21) farà da cornice ideale all’evento principale della giornata: una vera e propria festa di compleanno in musica dedicata a Gianluigi Trovesi, il più internazionale dei jazzisti bergamaschi. 75 anni compiuti lo scorso 10 gennaio, il polistrumentista di Nembro offrirà un piccolo ma significativo spaccato delle esperienze di cui è stato ed è artefice nell’arco di una serata suddivisa in due parti ideali. Si comincerà con l’attualità: il quintetto “orobico” (con Paolo Manzolini alla chitarra, Marco Esposito al basso elettrico, Vittorio Marinoni alla batteria e Fulvio Maras alle percussioni), che ha da poco pubblicato l’album Mediterraneamente e al quale si unirà eccezionalmente la pianista israeliana Anat Fort. Presente e passato si intrecceranno invece nel secondo set, contrassegnato dalla partitura orchestrale Dedalo eseguita per la speciale occasione dalla norvegese Bergen Big Band sotto la direzione di Corrado Guarino, responsabile anche degli arrangiamenti. Special guests, oltre allo stesso Trovesi, due musicisti tedeschi, il trombettista Manfred Schoof, importantissimo esponente del jazz europeo sin dagli anni Sessanta, e la clarinettista Annette Maye, che proprio sulle orme trovesiane ha mosso i primi passi musicali.

Sempre giovedì sono in scaletta altri tre appuntamenti, ad iniziare dalla suggestiva solo performance del sassofonista Dimitri Grechi Espinoza ospitata nel Museo della Cattedrale (ore 18.00). E poi i due concerti della sezione “Scintille di Jazz” curata da Tino Tracanna e rivolta a valorizzare i nuovi talenti, non solo bergamaschi: alle 19, alla Marianna, con il trio del pianista Ermanno Novali, stella nascente del jazz orobico; alle 23.30, al Tucans Pub, con i milanesi Dugong, quartetto fondato dal chitarrista Michele Caiati e dal sassofonista Nicolò Ricci.

Venerdì 22 marzo
Per il secondo anno le tre tradizionali serate in abbonamento al Teatro Donizetti, chiuso per lavori di restauro, si svolgono al Creberg Teatro. Ad aprirle, venerdì 22, un’autentica icona del jazz: Archie Shepp. Al fianco dello storico sassofonista ci saranno il pianista francese Pierre-François Blanchard, il contrabbassista di origine ungherese Matyas Szandai e un veterano di infinite battaglie musicali quale il batterista chicagoano Hamid Drake. A seguire, uno dei trombettisti più in vista del jazz contemporaneo, Terence Blanchard, recente vincitore di un Grammy Award e insignito di una nomination agli Oscar per la colonna sonora del film di Spike Lee Blackkklansman. Il musicista di New Orleans si esibirà con il suo E-Collective che promette sonorità elettriche di ispirazione davisiana e ritmi che virano verso il funk.

La programma della giornata sarà aperto alle 17, nel magico Oratorio di San Lupo, dall’Horn Trio della contrabbassista romana Federica Michisanti, “migliore nuovo talento italiano” nel “Top Jazz 2018” del mensile Musica Jazz; con lei ci saranno il trombettista Francesco Lento e il sassofonista e clarinettista Francesco Bigoni.

Per “Scintille di Jazz” due i concerti: alle 19, al ristorante Le Iris, con il duo della chitarrista Eleonora Strino, napoletana di nascita ma torinese di adozione, e del contrabbassista bresciano Giulio Corini; alle 23, all’Elav Circus, con il nuovo progetto Oofth del sassofonista Massimiliano Milesi, uomo di punta della new thing bergamasca e risultato fra i vincitori del progetto “Nuova Generazione Jazz” dell’Associazione I-Jazz, di cui Bergamo Jazz fa parte. Al termine, jam session aperta a tutti.

Sabato 23 marzo
Sul main stage del Creberg Teatro (ore 21) primo set con il quartetto di David Murray, colosso del sax coadiuvato da David Bryant al pianoforte, Dezron Douglas al contrabbasso ed Eric McPherson alla batteria. E nella seconda parte della serata spazio a una delle nuove regine della musica africana, l’ivoriana Dobet Gnahoré, cantante, danzatrice e percussionista le cui spettacolari performance sono un esplicito invito a staccarsi dalle sedie.

Una delle giornate più intense di Bergamo Jazz 2019 sarà inaugurata la mattina (ore 11) all’Accademia Carrara dal collaudato ma sempre sorprendente duo vibrafono-batteria/percussioni costituito da Pasquale Mirra e da Hamid Drake. Alle 15 ci si trasferirà all’ Oratorio di San Lupo per il concerto della violoncellista tedesca Anja Lechner, virtuosa del suo strumento che si muove con pari abilità fra composizioni di autori contemporanei e libere improvvisazioni. Significativa presenza femminile anche all’Auditorium di Piazza della Libertà (ore 17.00), con la trombettista inglese Laura Jurd che si produrrà alla guida dei Dinousar, quartetto che fonde il linguaggio del jazz con le più sofisticate sonorità dell’electro-pop. Al termine del concerto verrà proiettato il docufilm JAZZinPROGRESS di Alberto Nacci, coprodotto da Fondazione Teatro Donizetti a AJP Studios e dedicato a Bergamo Jazz.

Per gli ultimi due concerti di “Scintille di Jazz” i Novotono, ovvero i fratelli clarinettisti Adalberto e Andrea Ferrari, suoneranno nel Salone d’Onore del Museo Bernareggi (ore 19.00), mentre i milanesi I Am A Fish saranno all’Elav Circus (ore 23.30). Infine, quella che sta diventando una bella consuetudine di Bergamo Jazz: la street parade. Dalle ore 16 si esibirà lungo Via Tasso e Via Pignolo la P-Funking Band, marching band che mescola funk, disco music, hip hop, soul, rhythm’n’blues e jazz sullo sfondo di pirotecniche coreografie.

Domenica 24 marzo
Gran finale al Creberg Teatro (ore 21) con una vera celebrità della world music Manu Dibango. Il cantante e sassofonista camerunense, leggenda vivente della musica moderna africana, sarà con la sua band mattatore assoluto della serata conclusiva di Bergamo Jazz 2019, unica tappa italiana nell’ambito di un tour celebrativo dei 60 anni di carriera. Dal “Leone d’Africa” non c’è altro da aspettarsi che un mix di suoni e ritmi appassionante e travolgente come pochi.

Ma anche domenica si farà e ascolterà musica sin dalla mattina: alle ore 11, all’Oratorio di San Lupo, è infatti previsto il promettente duo portoghese formato dalla vocalist Sara Serpa e dal chitarrista Andrè Matos. Alle 12, lungo la Corsarola di Città Alta, altra parata musicale con la P-Funking Band, che tornerà in azione alle 18,30, con concerto conclusivo a Colle Aperto.

Alle 15, alla Sala Piatti, piano solo di un fuoriclasse del mainstream jazz come Jacky Terrasson, definito per il suo stile brillante “il pianista della felicità”, mentre alle 17, al Teatro Sociale, largo a una band che sin dai suoi esordi agisce in equilibrio fra jazz e pop sperimentale dalle sfumature cameristiche, i Quintorigo. Un tocco di trasversalità che conferma l’ampiezza di vedute di Bergamo Jazz e del suo timoniere.

INFO E BIGLIETTERIA c/o PROPILEI DI PORTA NUOVA. Largo Porta Nuova, 17 - Bergamo. Tel. 035.4160 601/602/603. E-mail [email protected]. Orari: Da martedì a sabato | ore 13.00-20.00. Domenica 25 marzo | ore 17.00-20.00. c/o ALTRI LUOGHI DI SPETTACOLO. La biglietteria apre 1 ora e mezza prima dell’inizio del concerto

© RIPRODUZIONE RISERVATA