«Felicità? Non pensare al tempo che va»
L’intervista a Luciano Ligabue su L’Eco

«Start»: un nuovo inizio per Ligabue nell’album in uscita oggi, il tour negli stadi a partire dal 14 giugno. Il cantautore si racconta su L’Eco di Bergamo.

«Start»: il nuovo inizio del Liga. Disco fuori oggi, tour negli stadi a partire dal 14 giugno, con tappa a San Siro il 28. Titolo sfacciato, per chi ha pubblicato 21 dischi prima di questo. «Quella parola serba in sé una certa fiducia nel futuro, sembra di buon auspicio. Ogni volta che ho licenziato un album ho sempre pensato fosse un inizio, non una ripartenza», spiega Luciano nell’intervista a L’Eco di Bergamo di venerdì 8 marzo.

Nell’album ricorre il senso del tempo: il tempo che si osserva, che va, quello che rispetta la realtà che abbiamo intorno. «Sul tema mi sono confrontato spesso: è un’ossessione che ho. Avanzando negli anni è difficile non farci i conti. Nell’ultima canzone dell’album, “Nel tempo davanti”, mi è piaciuto rivedere i miei genitori come ragazzi, vedere me stesso bambino, capire come in un momento così, al tramonto degli anni Sessanta, andare in vacanza in una frazione dell’Appennino reggiano ci sembrava in qualche modo un lusso. Nel pieno del Boom economico italiano, con i miei che avevano pochissimi mezzi, ma ne potevano fare sfoggio, rivedere quel filmino vero in Super8, mi ha permesso di capire come allora ci fosse tutto meno che la preoccupazione del futuro. Non avere la preoccupazione del tempo è l’unico modo per vivere quel che rincorriamo sempre: la felicità. L’unico modo che abbiamo per essere felici è annullare il senso del tempo. Mi piaceva chiudere il disco con quella fotografia; allora il tempo davanti non era un pensiero».

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