Giovedì «Parata di stelle» per Jenni
Presentano Red Ronnie e la Cuccarini

Tutti per Jenni Cerea, la 30enne di Curno affetta da una malattia più unica che rara e molto grave e che deve sostenere operazioni costosissime. Giovedì 29 maggio è in programma «Una parata di stelle» al Seminario vescovile di Città Alta.

Tutti per Jenni Cerea, la 30enne di Curno affetta da una malattia più unica che rara e molto grave e che deve sostenere operazioni costosissime. Giovedì 29 maggio è in programma «Una parata di stelle» al Seminario vescovile di Città Alta, dove dalle 20,30 alle 23,30 , nel corso di una serata a scopo benefico presentata da Red Ronnie e Lorella Cuccarini, ci saranno ospiti Bungaro, Paolo Vallesi, Andy Fluon, Beatrice Antolini, Gianni Fantoni, Pico Rama, De Lord, Samuele Violante, il Bepi, Ol Vava, Silver, Matteo Tiraboschi, Leslie Abbadini, Giorgio Zanetti e altri personaggi a sorpresa. L’ingresso è 15 euro, per informazioni e prenotazioni telefonare allo 392.6497325.

Ecco l’articolo che avevano dedicato nello scorso febbraio a Jenni.

«È proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare, avere paura dei tuoi ricordi. È proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà...».

Per Jenni Cerea, trentenne di Curno, questa citazione di Neruda è diventata il leitmotiv di una vita. Lotta per continuare a vivere, anche se non è facile. Le operazioni che dovrà sostenere sono costosissime e per raccogliere i fondi necessari ha fondato una Onlus. Ma vediamo di capire di chi si parla. Jenni, trentenne di Curno, da 8 anni convive con una malattia degenerativa che le ha metaforicamente «tagliato le gambe» ma non le ali. È costretta in un letto, eppure la sua mente continua a volare oltre la cortina di ferro che la separa da quel mondo del quale vuole tornare a far parte. Lotta per ricominciare a camminare, ma anche per portare a termine quella laurea lasciata in sospeso, a causa della malattia, a due esami dalla fine.

Sognava l’America quale meta di viaggi meravigliosi e continua a sognarla, ma in modo diverso. Gli Stati Uniti sono per lei la terra delle mille speranze, nella quale incontrare un «doctor House» in grado di operarla. La vita normale le manca, il sorriso però no e neppure il coraggio. La sua travagliata storia ha inizio nell’ottobre 2005. È un giorno come tanti quando iniziano a manifestarsi i sintomi di una serie di patologie cerebrospinali che nel giro di due mesi la costringeranno a letto.

«Ho una stenosi dei seni trasversi cerebrali, il blocco della giugulare, una siringomielia cervico-dorso-lombare correlata a cisti di tarlov e ad un emangioma dorsale – racconta Jenni padroneggiando un gergo medico in grado di far impallidire i migliori studenti di medicina –. Per chi non se ne intende ho una combinazione di patologie che rendono la mia malattia più unica che rara. Mal di testa e vertigini, formicolii, dolori al torace e alla schiena, problemi cardiocircolatori, difficoltà di movimento sono solo i più gravi dei disturbi».

Jenni racconta e le parole escono come un fiume in piena. Il 2 novembre si è recata negli gli Stati Uniti e ha parlato con i medici disponibili a formulare delle ipotesi di intervento. È tornata in Italia con il cuore colmo di speranza e, brutto a dirsi, i preventivi degli interventi tra le mani. La sua patologia è degenerativa, quindi in costante peggioramento. E allora la scelta che va oltre l’orgoglio personale: fondare una Onlus per raccogliere fondi. Oltre a visitare il sito (giornopergiorno.xoom.it) e fare il tifo per lei, è possibile effettuare una donazione. Per informazioni: http://giornopergiorno.xoom.it/

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