Gli 11 antichi ospedali della città
Realizzati da fedeli e ordini religiosi

Si inaugura nelle prossime settimane la chiesa dell’ospedale nuovo di Bergamo, una chiesa che la nostra diocesi ha fortemente voluto in un luogo di sofferenza, di dolore, ma anche di rinascita. Un luogo importante della città, dedicato a Papa Giovanni XXIII.

Si inaugura nelle prossime settimane la chiesa dell’ospedale nuovo di Bergamo, una chiesa che la nostra diocesi ha fortemente voluto in un luogo di sofferenza, di dolore, ma anche di rinascita. Un luogo importante della città, dedicato a Papa Giovanni XXIII.

E la chiesa rappresenta una delle iniziative realizzate dalla diocesi proprio in occasione della canonizzazione del nostro pontefice.

Anche a Bergamo i luoghi della cura sono nati dalla Chiesa, costituiscono una sua emanazione. Dice monsignor Gianni Carzaniga, parroco di S. Alessandro in Colonna: «La Chiesa comincia a occuparsi dei malati fin dall’inizio della sua storia. Sono le opere di misericordia a portare avanti il tema della cura del malato, a organizzare i luoghi di accoglienza, i primi ospizi, i primi ospedaletti. Attraverso persone consacrate, frati, presbiteri, suore, e attraverso i laici riuniti nelle confraternite».

Fu soprattutto durante il XII secolo che ai non numerosi ospizi altomedievali si aggiunsero istituzioni nuove, di queste sei solo nell’area della città. Si realizzarono a Bergamo almeno undici piccoli ospedali. Di quello del convento di S. Spirito, accanto alla chiesa, si ammira ancora quel che resta dei chiostri.

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