Haber e Boni insieme al Donizetti
A teatro Freud riceve la visita di Dio

«Una commedia brillante, intelligentemente leggera, a tratti commovente, esilarante, che ci fa sorridere ponendoci quesiti seri, esistenziali, che riguardano tutti noi».

«Merito di due attori, Alessandro Haber e Alessio Boni (e con Alessandro Tedeschi e Nicoletta Robello Bracciforti), in grande empatia fra loro, di somma bravura per impegno fisico e concentrazione interiore, perfetti nei ruoli rispettivamente di Freud e di Dio» ha scritto «Il Sole 24 Ore».

È proprio così: i protagonisti del lavoro del drammaturgo Eric-Emmanuel Schmitt «Il visitatore» sono Sigmund Freud e Dio. O meglio: l’ormai anziano Freud, minato nel fisico, riceve l’improvvisa e inaspettata visita di uno sconosciuto: questi è Dio che si finge un pazzo o un pazzo che crede di essere Dio? Con la messa in scena de «Il visitatore» per la regia di Valerio Binasco, continua, da stasera, martedì 26 gennaio, a domenica 31, la stagione di Prosa del Teatro Donizetti (ore 20,30, domenica ore 15,30; lo spettacolo è sold out, è aperta una lista d’attesa per biglietti eventualmente restituiti).

«Non vediamo l’ora - dice Haber - di venire a Bergamo per chiudere in bellezza la tournée, il Donizetti è uno dei più bei teatri italiani ed è sempre un grande piacere tornarvi, c’è un pubblico attento, che capisce». In questo caso c’è il valore aggiunto della presenza di Alessio Boni: «Certo, Alessio è di casa da voi, ma lui ha un seguito in tutta Italia, è un attore molto bravo, un compagno di viaggio incredibile, abbiamo un rapporto fantastico».

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