Il mondo del fotografo Mario Dondero, giovedì il film a Bergamo

Conca Verde Giovedì 17 marzo, alle ore 21, il docu-film «Eccetera» di Maurizio Carrassi. La vita professionale e umana del reporter milanese, considerato uno dei più impegnati della seconda metà del ’900.

Fino al 17 marzo è in programma a Bergamo la rassegna Filmdoc, lo spazio di Cinema Conca Verde dedicato al documentario. Proiezioni abbinate a incontri con gli autori (inizio serate alle ore 21; ingresso 6 euro).

L’ultimo reportage a Genova

Giovedì 17 marzo, alle ore 21, è in programma «Eccetera, nel mondo di Mario Dondero», di Maurizio Carrassi. Al centro la vita professionale e umana di Mario Dondero, considerato uno dei fotoreporter più impegnati della seconda metà del ’900 . Il regista ha incontrato Mario Dondero in più occasioni nel suo ultimo anno di vita (è scomparso nel 2015) tra Fermo, Altidona, Genova e Roma, sia in momenti di conversazione piuttosto informale sia in momenti di lavoro, accompagnandolo nell’ultimo reportage sul porto di Genova e in occasione della mostra che lo ha celebrato a Roma alle Terme di Diocleziano nel dicembre del 2014.

A sedici anni raggiunge una formazione partigiana e con loro entrerà  a Milano nell’aprile del 1945

Di famiglia genovese, Dondero era nato a Milano il 6 maggio del 1928. A sedici anni raggiunge una formazione partigiana e con loro entrerà  a Milano nell’aprile del 1945. Quella spinta ideale diventa il rito di passaggio all’età  adulta e caratterizzerà  tutta la sua vita che, come il titolo dell’ultimo suo libro, sarà sempre «Dalla parte dell’uomo».

A Milano Dondero frequenta il famoso bar Giamaica, a ridosso dell’Accademia di Brera, dove si riuniscono giovani intellettuali e artisti bohemienne. Lì incontra molti compagni di strada che resteranno i suoi punti di riferimento, a partire da Ugo Mulas. Con lui comincerà  a dedicarsi alla fotografia, alla continua ricerca di occasioni di lavoro tra giornali e agenzie mantenendo per tutta la sua carriera lo spirito del freelance, spesso in condizioni precarie ma sempre geloso della propria libertà .

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