«Orobie» è in edicola
Tutti sulla cima del Diavolino

Nel 2006 Miky Oprandi e Davide Milesi ci salirono in un'ora 49 minuti e 48 secondi. Record da skyrunner naturalmente e primato tuttora imbattuto. Orobie di novembre, in edicola da venerdì 29 ottobre, propone qualcosa di più rilassante.

Stessa meta – per la serie le montagne più belle di Lombardia – ma con molta meno fretta. Un viaggio tra la storia alpinistica e gli orizzonti naturalistici di questa splendida cima a metà strada tra la Val Brembana e la Valtellina.

«L'itinerario è piacevole e di grande soddisfazione – scrive l'autore Maurizio Panseri – il panorama è ineguagliabile. Sulla cima del Diavolino il pensiero corre a chi da qui, oltre un secolo fa, è passato sfiorando per la prima volta queste rocce».

Il suo nome? Alessandro Rossi che calcò i 2.914 metri della cima, la quinta delle Orobie, nel settembre 1870. Nove anni più tardi, lungo il medesimo itinerario, la guida alpina Antonio Baroni, accompagnò la signora Fadini, che divenne così l'autrice della prima ascensione femminile, mentre nel 1882, toccò ancora a Baroni siglare, assieme ad alcuni clienti, la prima invernale. Altri tempi. Ciò che è rimasto uguale, o quasi, è la fisionomia austera e poderosa di questa vetta.

Che Orobie illustra con le belle immagini di Mauro Lanfranchi e Matteo Zanga, ma anche con il consueto disegno di Marco Dusatti soffermandosi sul suo versante seriano. La filosofia della rivista è un po' questa: offrire spunti per le escursioni, ma consentire di conoscere luoghi e mete anche stando comodamente seduti a casa.

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