L’Ucraina e i granai del mondo
mercoledì al «Bergamo Festival»

Doppio prestigioso appuntamento con Sergio Romano e Paolo De Castro al Centro Congressi Giovanni XXIII.

È dedicato alla recente crisi ucraina, l’incontro con lo storico e scrittore Sergio Romano, mercoledì 13 maggio alle ore 18 al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII nell’ambito del Bergamo Festival Fare la Pace. In dialogo con Paolo Magri, vicepresidente esecutivo dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Sergio Romano parlerà della nuova guerra fredda e del futuro dell’Europa nel concerto delle grandi potenze del mondo.

L’Europa Orientale rappresenta oggi uno dei punti nevralgici sui quali è incentrata l’attenzione globale: la rivolta di Kiev ha innescato una drammatica catena di eventi che ha portato l’Ucraina alla guerra civile e il mondo a una grave crisi diplomatica; se negli ultimi venticinque anni pareva che il nuovo ordine scaturito dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989 non dovesse subire scossoni, la nuova guerra fredda ha riportato l’Europa alla realtà. Nuove contese stanno riscrivendo la forma dell’Europa, una forma che va nuovamente ricompresa perché non ha più alle spalle le ideologie che la ispiravano negli anni Cinquanta. In gioco non c’è solo il futuro della Russia, ma quello dell’Europa.Tutti gli appuntamenti di Bergamo Festival Fare la pace sono gratuiti, previa registrazione al sito internet.

Alle 20,45, sempre al Centro Congressi Giovanni XXIII, sarà invece il turno di Paolo De Castro, politico, economista e agronomo, tra i maggiori esperti di politiche agricole in Italia e in Europa. Nell’incontro «I granai del mondo. Crescita demografica e risorse alimentari nel mondo globale», in programma mercoledì 13 maggio alle 20.45, parlerà di politiche agroalimentari per uno sviluppo sostenibile; l’intervista sarà condotta da Giangi Milesi, presidente Cesvi.

Il ruolo dell’agricoltura nel sostegno della vita sociale, così centrale e decisivo in epoche passate, sembrava definitivamente ridimensionato in un mondo nel quale lo sviluppo tecnologico e industriale prometteva di garantire le risorse necessarie in maniera più efficace e produttiva. Le trasformazioni di questi ultimi anni sono state, invece, profonde e straordinariamente rapide. L’incremento demografico esponenziale e l’intensità della crescita economica hanno reso più evidente e preoccupante il problema dello squilibrio tra sviluppo e risorse disponibili. Crisi energetica, crisi ambientale e crisi alimentare sono i tre grandi temi che caratterizzano il presente e sono destinati a condizionare il futuro.

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