Operazione anti-bracconaggio tra Bergamo e Brescia: 7 persone denunciate

IL BLITZ. Con l’operazione «Balia nera», i Carabinieri hanno sequestrate anche trappole e varie reti per uccellagione oltre a vari fucili e 253 cartucce a munizione spezzata. Tra gli uccelli trovati vivi, pettirossi, scriccioli e fringuelli.

Sette persone denunciate, sequestrati 92 esemplari vivi (e 204 già morti) di uccelli appartenenti a specie particolarmente protetta. Inoltre, sono stati sequestrati 241 mezzi di caccia non consentiti, tra cui trappole «sep», «prodine» e varie reti per uccellagione, una pinza e un punteruolo per la manomissione e la contraffazione degli anelli identificativi inamovibili (sigilli di Stato), vari fucili e 253 cartucce a munizione spezzata e un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico. È questo il risultato dell’operazione «Balia nera» conclusa nella giornata di giovedì 22 settembre a Brescia dalla Sezione operativa anti-bracconaggio e reati in danno degli animali del raggruppamento dei Carabinieri nel nucleo Cites, con il supporto del Nucleo Carabinieri Cites di Bergamo e la collaborazione delle associazioni Cabs e Lipu, volta a reprimere fenomeni di bracconaggio nelle valli lombarde.

Gli uccelli vivi sequestrati - tra cui balie nere, pettirossi, scriccioli, passere, frosoni, verdoni e fringuelli-, sono stati affidati al centro di recupero animali selvatici Oasi Wwf Valpredina di Bergamo per il successivo rilascio in natura.

Le rotte passano per le valli

Per la propria posizione geografica, le valli sono uno snodo fondamentale lungo le rotte migratorie degli uccelli che si spostano dalle aree di nidificazione dell’Europa settentrionale verso quelle di «svernamento» del bacino del Mediterraneo e del continente africano, costituendo una ricchezza inestimabile in termini di biodiversità. «Una concentrazione imponente di uccelli che, stremati dalle lunghe distanze percorse, sono particolarmente vulnerabili, in particolare sui valichi montani che costituiscono un ”collo di bottiglia” per la migrazione, diventando oggetto di intenso bracconaggio, con gravi ripercussioni sui sistemi ecologici. Si tratta di specie protette e particolarmente protette dalle leggi nazionali e da convenzioni internazionali poiché fortemente minacciate» spiegano le forze dell’ordine.

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