Bufera contro la prima della Scala
Cenate:«Scena blasfema da togliere»

Il caso sulla prima dell’«Attila» di Davide Livermore. Il sindaco di Cenate Sotto: scaraventata a terra una statua della Madonna. La replica: prima va guardato.

Fervono i preparativi per «Attila», inaugurazione della prossima «prima» alla Scala il 7 dicembre. Già si conoscono le prime indiscrezioni, sono filtrate alcune immagini sulla regia di Davide Livermore che ambienta la vicenda (nel libretto di Solera e Piave siamo nel V secolo, nel pieno delle invasioni unne) in un luogo postmoderno, che potrebbe essere quello tra i due conflitti mondiali, ma senza tempo preciso. Il palcoscenico è dominato da un imponente ponte metallico.

Dalla Bergamasca, precisamente da Cenate Sotto, il primo cittadino Giosuè Berbenni, con diploma di musica in tasca - è organista e soprattutto organologo di fama - oltre che professore di diritto, ha inviato le sue proteste in una lettera al sovrintendente del teatro. Così scrive Berbenni ad Alexander Pereira: «Ho saputo il 25 novembre da fonti dirette che al Teatro Alla Scala il giorno 7 dicembre verrà fatta l’inaugurazione della stagione con l’opera “Attila” di Giuseppe Verdi; c’è una scena molto spinta dove viene rappresentato un bordello. In questa scena una donna prende la statua della Vergine Maria, madre di Nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, e la scaraventa a terra. La scena è raccapricciante. Con la presente chiedo in qualità di credente che questa scena blasfema contro l’Immacolata (la cui festa è il giorno seguente, l’8 dicembre) e contro la cristianità, venga tolta». Dalla Scala replicano laconicamente: «Ma come blasfemo? Ma si aspetti di vederlo».

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