Su Bergamo Tv ritorna il «Bepi Quiss»: si sfidano otto vincitori dal 2012 al 2022

Il torneo. Giovedì 30 marzo la prima delle cinque puntate che incoronerà il campione dei campioni. A condurre il Bepi: «Dal successo della trasmissione traspare l’amore per il territorio».

Torna giovedì sera 30 marzo alle 21 su Bergamo Tv il «Bepi Quiss», ma in un’edizione speciale. Protagonisti saranno gli otto campioni delle annate precedenti, che si sfideranno per determinare il vincitore assoluto del programma condotto dal cantautore e presentatore Tiziano Incani, in arte il Bepi. Si tratta di cinque puntate, che andranno in onda per un’ora e mezza tutti i giovedì.

Il Bepi Quiss è sempre molto seguito, da oltre dieci anni (la prima edizione nel 2011). Il segreto del successo? «Probabilmente traspare un amore per il territorio e un prendersene cura con i giusti dosaggi - né troppo faceto né troppo didattico - che istintivamente genera simpatia», spiega Tiziano Incani. Ad affiancare il Bepi, la squadra che lavora più o meno stabilmente al programma, composta da Cristian Fulgosi (regia), Alessandro Zanchi (coordinamento), Roberto Persico e Renato Pedretti (grafica e audio) e Franco Signorelli (cameraman).

La prima edizione fu la più lunga e partì nell’autunno del 2011. Come qualcuno ricorderà si prevedevano pure dei ripescaggi attraverso i tagliandi che si trovavano su «L’Eco di Bergamo». L’ultima si è conclusa a dicembre dello scorso anno.

Il torneo dei campioni vedrà sfidarsi Corrado di Torre Boldone (vincitore nel 2012), Carolina di Gorlago (2013), Ornella di Grassobbio (2015), Luciano di Zanica (2016), Omar di Nembro (2017), Vanna di Sambusita/Brembate di Sopra (2018), Mattia di Prezzate di Mapello (2019) e Danilo di Fornasotto di Pontirolo Nuovo (2022).

«Tra i campioni ci sono donne e uomini, di ogni età, anche giovanissimi. La provenienza è soprattutto dall’hinterland bergamasco. Sebbene la trasmissione sia molto seguita anche in montagna o nella Bassa, abbiamo sempre avuto difficoltà a fare partecipare concorrenti dalle alte valli, credo per una questione di attitudine caratteriale», commenta il presentatore di Rovetta.

Sorprendente anche l’incredibile e inaspettato seguito che la trasmissione ha sempre di più fuori provincia: «Arrivano continuamente complimenti entusiasti da Brescia, Milano, Como, Pavia, Cremona, Sondrio, Varese... Tutta la Lombardia, insomma, ma a volte anche da altre regioni!», racconta il Bepi.

I campioni si sfideranno in diversi giochi: la lavagna, che comprende cinque definizioni a sinistra da collegare ad altrettante definizioni a destra; il «pais» incerto, dove bisogna indovinare un paese attraverso tre fotografie, in ordine decrescente di difficoltà; il gioco del «pedriöl» prevede di dare un nome a un volto bergamasco, da indovinare man mano che l’acqua «tróbbia» dell’imbuto scende. Non manca il «bergamascóm», dove bisogna comporre la parola in dialetto più lunga con dieci lettere estratte casualmente.

Infine il vero/falso: mitragliata di domande a cui bisogna semplicemente rispondere vero o falso. Dalle semifinali in poi ci sarà anche il Ndondói?, cioè un percorso virtuale da fare in auto da un paese a un altro scegliendo tra cinque paesi possibili. Tre sono da mettere nel giusto ordine e due non c’entrano nulla.

Al di là dei piccoli ritocchi messi a punto ogni anno, il quiz è sempre rimasto fedele a sé stesso: il fulcro sono le domande dedicate a Bergamo e al suo territorio, che permettono di mettere in luce la preparazione dei concorrenti riguardo a storia, geografia, lingua, personaggi, cultura e curiosità della Bergamasca e del suo articolato territorio, dalla Bassa alle montagne, dalla città ai paesi.

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