The Floating Piers ora al cinema
Un film sull’impresa di Christo

Impossibile dimenticarsene, nel 2016 è stato l’evento espositivo più visto in Italia: oggi la storia di The Floating Piers, la spettacolare installazione dell’artista bulgaro Christo Yavachev arriva al cinema, dal 16 al 19 giugno, con «Christo - Walking On Water», documentario del regista Andrey Paounov, in sala per I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

Un’avventura, quella del Floating Piers, che in realtà inizia molto prima del 2016, come racconta il film, già passato al Festival di Locarno e ora presentato al Biografilm Festival - International Celebration of Lives di Bologna il 16 giugno.

Un primo progetto era stato infatti concepito da Christo insieme alla moglie e partner artistica Jeanne-Claude (scomparsa nel 2009) sin dal 1969 per Rio de la Plata in Argentina. Negli anni insieme i due hanno realizzato monumentali opere lavorando su monumenti, ponti, elementi naturali e reinterpretando paesaggi e architetture con immense installazioni come The Wrapped Reichstag Building a Berlino, The Umbrellas in California e Giappone, The Wrapped Coast in Australia e The Pont Neuf a Parigi.

E, a 82 primavere, Christo sta lavorando ancora alla mega Mastaba nel deserto di Abu Dhabi mentre si parla di «impacchettare» l’Arco di Trionfo a Parigi in occasione di una grande retrospettiva al Centre Pompidou nella primavera 2020. Ma quella prima proposta di un molo gonfiato lungo 2 mila metri non andò in porto, come la successiva per Tokyo. Fino al 2014, quando Christo arriva in Italia per un sopralluogo. Dopo una serie di test tra Germania e Mar Nero, nel 2015 si procede finalmente con la fabbricazione dei vari componenti e a gennaio 2016 i sommozzatori iniziano a installare 240 ancore e 50 contrappesi nel lago d’Iseo. Il tessuto Dahlia giallo viene portato in elicottero e applicato solo il 15 giugno, tre giorni prima dell’inaugurazione della passerella lunga 3 chilometri che per 16 giorni ha permesso a tutti di camminare tranquillamente sull’acqua.

«Ho lavorato su “Chirsto - Walking on Water” per 18 mesi, rimanendo in contatto quotidiano con il protagonista» racconta il regista Paounov, che nel film segue questa epica e memorabile avventura, ma anche le complesse trattative a metà fra arte e politica, le sfide ingegneristiche e forza della natura, tra vedute a volo d’uccello e riprese in stile fly-on-the-wall. Il tutto mentre prende forma il sogno di un artista e si svela l’uomo che lo insegue.

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